Diesel, ok ai divieti progressivi Dal 2023 stop anche a euro 4 e 5 La Lega: incentivi per le aziende
BOLZANO Le trattative tra Lega e Svp sul programma procedono spedite ma ogni tanto spunta qualche ostacolo che rallenta la marcia. Ad esempio i divieti progressivi per i diesel, un argomento parecchio delicato per la Lega che, almeno finora, ha sempre solidarizzato con il partito dell’automobile. La questione è stata affrontata sia nel gruppo di lavoro ambiente sia in quello sull’economia. E anche in giunta provinciale. Forse per evitare problemi con il Carroccio il tema è stato liquidato subito con una delibera con cui si ribadisce che i primi divieti scatteranno già dal 2019.
biossido di azoto (NO2) causato dal traffico, soprattutto dai veicoli con motore diesel. Il superamento dei limiti annuali si verifica normalmente nei comuni di Bolzano, Merano, Bressanone e Laives, e se la situazione non migliorasse, dal 2019 potrebbero già scattare dei divieti di circolazione per le autovetture diesel. Inizialmente lo stop riguarderà solo gli euro 3 e successivamente, fino al 2023, si aggiungeranno gli euro 4 e gli euro 5. Il piano concordato con i comuni ha l’obiettivo di ridurre le concentrazioni di biossido di azoto del 10% entro il 2020 e garantire il rispetto del limite entro il 2023. L’assessore provinciale all’ambiente Richard Theiner sottolinea «la necessità di intensificare il dialogo con i Comuni, con le rappresentanze economiche e con la popolazione al fine di collaborare attivamente per un’aria pulita per tutti. Si tratta di una sfida questa che riguarda ognuno di noi».
Per ora restano fermi i divieti già in essere e Bolzano: ovvero divieti per tutte le autovetture euro 0 ed euro 1, e per le auto diesel euro 2, tra le 7 e le 10, e tra le 16 e le 19, nei giorni feriali. La situazione sarà costantemente monitorata dall’Agenzia per l’ambiente.
Intanto il tema diesel è approdato anche nelle trattative tra Lega ed Svp. «IL calendario dei divieti è confermato ma abbiamo chiesto maggiori incentivi per chi è costretto a cambiare l’auto» avverte il commissario della Lega Massimo Bessone. «Le aziende che dovranno cambiare il parco auto andranno aiutate» aggiunge Rita Mattei che per la Lega coordina il gruppo economia che si è riunito ieri mattina ed è stato il primo a chiudere i lavori. «Abbiamo preparato una relazione finale: da parte nostra abbiamo chiesto maggior sostegno per la maternità delle donne imprenditrici» spiega Mattei.
Oggi si sarebbe dovuto tenere il primo incontro «politico» ma il vertice è stato rinviato a causa del lutto che ha colpito il presidente Kompatscher. Le due delegazioni si vedranno dunque venerdì e forse anche sabato per chiudere la trattativa. L’Svp vuole far approvare il programma a tutti i funzionari di base che sono già stati convocati per il 20 dicembre.
Nel frattempo il Carroccio ha definito chi parteciperà al gruppo «politico» che metterà a punto il programma definitivo. L’Svp schiera tutti i pezzi da novanta: Kompatscher, l’Obmann Philipp Achammer, i tre vice Daniel Alfreider, Angelika Wiedmer e Karl Zeller e due parlamentari: la deputata Renate Gebhard e il senatore Meinhard Durnwalder. Per la Lega invece ci saranno i quattro eletti (Bessone, Mattei, Vettorato e Vettori) e due «tecnici»: il consigliere comunale Luigi Nevola e l’avvocato Angelo Polo. Non ci sarà quindi il deputato Filippo Maturi che ormai è sempre più in rotta con il gruppo di Bessone. Ieri le due Leghe si sono clamorosamente spaccate in consiglio comunale sulla nomina del sostituto di Carlo Vettori nella commissione Taxi. Alla fine l’ha spuntata, grazie ai voti Svp, Luigi Nevola il cui nome è stato fatto proprio da Vettori che, se lascia la commissione taxi, non ha alcuna fretta di dimettersi dal consiglio. Al suo posto entrerebbe infatti Kevin Masocco, fedelissimo di Maturi che guida la corrente avversa a quella di Bessone e Vettori. L’attesa per Masocco rischia di essere molto lunga.
Acqua agitate anche in casa Volkspartei. La Stella Alpina deve fare i conti con la rivolta dei venostani che premono per avere un loro rappresentante in giunta. L’unico consigliere della valle è Sepp Noggler che però non sembra avere molte chance di farcela. La Obfrau delle donne venostane Heidi Gamper si è dimessa per protesta e l’Obmann del comprensorio, Albrecht Plangger sta facendo pressing su Kompatscher e Achammer per difendere la causa di Noggler. Finora invano.