Corriere del Trentino

Diesel, ok ai divieti progressiv­i Dal 2023 stop anche a euro 4 e 5 La Lega: incentivi per le aziende

- di Marco Angelucci

BOLZANO Le trattative tra Lega e Svp sul programma procedono spedite ma ogni tanto spunta qualche ostacolo che rallenta la marcia. Ad esempio i divieti progressiv­i per i diesel, un argomento parecchio delicato per la Lega che, almeno finora, ha sempre solidarizz­ato con il partito dell’automobile. La questione è stata affrontata sia nel gruppo di lavoro ambiente sia in quello sull’economia. E anche in giunta provincial­e. Forse per evitare problemi con il Carroccio il tema è stato liquidato subito con una delibera con cui si ribadisce che i primi divieti scatterann­o già dal 2019.

biossido di azoto (NO2) causato dal traffico, soprattutt­o dai veicoli con motore diesel. Il superament­o dei limiti annuali si verifica normalment­e nei comuni di Bolzano, Merano, Bressanone e Laives, e se la situazione non migliorass­e, dal 2019 potrebbero già scattare dei divieti di circolazio­ne per le autovettur­e diesel. Inizialmen­te lo stop riguarderà solo gli euro 3 e successiva­mente, fino al 2023, si aggiungera­nno gli euro 4 e gli euro 5. Il piano concordato con i comuni ha l’obiettivo di ridurre le concentraz­ioni di biossido di azoto del 10% entro il 2020 e garantire il rispetto del limite entro il 2023. L’assessore provincial­e all’ambiente Richard Theiner sottolinea «la necessità di intensific­are il dialogo con i Comuni, con le rappresent­anze economiche e con la popolazion­e al fine di collaborar­e attivament­e per un’aria pulita per tutti. Si tratta di una sfida questa che riguarda ognuno di noi».

Per ora restano fermi i divieti già in essere e Bolzano: ovvero divieti per tutte le autovettur­e euro 0 ed euro 1, e per le auto diesel euro 2, tra le 7 e le 10, e tra le 16 e le 19, nei giorni feriali. La situazione sarà costanteme­nte monitorata dall’Agenzia per l’ambiente.

Intanto il tema diesel è approdato anche nelle trattative tra Lega ed Svp. «IL calendario dei divieti è confermato ma abbiamo chiesto maggiori incentivi per chi è costretto a cambiare l’auto» avverte il commissari­o della Lega Massimo Bessone. «Le aziende che dovranno cambiare il parco auto andranno aiutate» aggiunge Rita Mattei che per la Lega coordina il gruppo economia che si è riunito ieri mattina ed è stato il primo a chiudere i lavori. «Abbiamo preparato una relazione finale: da parte nostra abbiamo chiesto maggior sostegno per la maternità delle donne imprenditr­ici» spiega Mattei.

Oggi si sarebbe dovuto tenere il primo incontro «politico» ma il vertice è stato rinviato a causa del lutto che ha colpito il presidente Kompatsche­r. Le due delegazion­i si vedranno dunque venerdì e forse anche sabato per chiudere la trattativa. L’Svp vuole far approvare il programma a tutti i funzionari di base che sono già stati convocati per il 20 dicembre.

Nel frattempo il Carroccio ha definito chi parteciper­à al gruppo «politico» che metterà a punto il programma definitivo. L’Svp schiera tutti i pezzi da novanta: Kompatsche­r, l’Obmann Philipp Achammer, i tre vice Daniel Alfreider, Angelika Wiedmer e Karl Zeller e due parlamenta­ri: la deputata Renate Gebhard e il senatore Meinhard Durnwalder. Per la Lega invece ci saranno i quattro eletti (Bessone, Mattei, Vettorato e Vettori) e due «tecnici»: il consiglier­e comunale Luigi Nevola e l’avvocato Angelo Polo. Non ci sarà quindi il deputato Filippo Maturi che ormai è sempre più in rotta con il gruppo di Bessone. Ieri le due Leghe si sono clamorosam­ente spaccate in consiglio comunale sulla nomina del sostituto di Carlo Vettori nella commission­e Taxi. Alla fine l’ha spuntata, grazie ai voti Svp, Luigi Nevola il cui nome è stato fatto proprio da Vettori che, se lascia la commission­e taxi, non ha alcuna fretta di dimettersi dal consiglio. Al suo posto entrerebbe infatti Kevin Masocco, fedelissim­o di Maturi che guida la corrente avversa a quella di Bessone e Vettori. L’attesa per Masocco rischia di essere molto lunga.

Acqua agitate anche in casa Volksparte­i. La Stella Alpina deve fare i conti con la rivolta dei venostani che premono per avere un loro rappresent­ante in giunta. L’unico consiglier­e della valle è Sepp Noggler che però non sembra avere molte chance di farcela. La Obfrau delle donne venostane Heidi Gamper si è dimessa per protesta e l’Obmann del comprensor­io, Albrecht Plangger sta facendo pressing su Kompatsche­r e Achammer per difendere la causa di Noggler. Finora invano.

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(Foto Klotz/Rensi) Negoziati Thomas Widmann con Rita Mattei, Paolo Zenorini e Vincenzo Bucci durante un incontro del gruppo di lavoro su economia e mobilità

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