Corriere del Trentino

Al Bano: a Bolzano per il mio primo (ma non ultimo) live

- Fabio Nappi

«Quello di Bolzano sarà l’ultimo concerto di Al Bano e Romina... per quest’anno». Parola di Albano Carrisi, in arte «Al Bano», raggiunto nel corso del tour europeo che porterà la storica coppia della musica italiana il 27 dicembre al Palaresia di Bolzano (ore 21) nel concerto organizzat­o dall’imprendito­re altoatesin­o Franz Heel. Albano aveva detto che la data di Bolzano coincideva con l’ultimo concerto della sua carriera. Ma sembra avere cambiato idea. «E’ incredibil­e ma è la prima volta in 53 anni di carriera – continua Albano – che vengo a suonare a Bolzano. Meglio tardi che mai, in realtà non vedo l’ora. Abbiamo preparato uno show davvero rivoluzion­ario. Vorrei tenere un po’ di suspance per quanto riguarda la scaletta ma ci sarà davvero di tutto: cinquant’anni di musica distillati e sintetizza­ti su un nuovo palco». È un fiume in piena l’artista pugliese che a 75 anni sta girando l’Europa con Romina Power, scatenando l’entusiasmo di un pubblico sempre più trasversal­e. «Difficile dire dove siamo più amati: l’affetto del pubblico è incredibil­e ovunque. Siamo passati dalla Germania alla Russia, dalla Romania alla Polonia e la partecipaz­ione di chi ci viene a sentire va dal bambino di cinque anni al nonno di ottanta. Abbiamo toccato anche Cina e Corea del Sud: ora puntiamo alla Corea del Nord». Una reunion artistica avvenuta per caso nel 2013 e proseguita con cinque anni di concerti in tutto il mondo racchiusi nel disco «Magic Reunion Live» (2017), pubblicato un anno fa. «Per i miei settant’anni l’impresario russo Andrej Agapov – rivela Albano – ha organizzat­o tre concerti alla Crocus Hall di Mosca. Ho invitato i miei amici Gianni Morandi, Toto Cutugno, i Ricchi e Poveri, Umberto Tozzi e Pupo a cantare con me. A un certo punto Andrej mi ha chiesto: perché non chiamiamo anche Romina? Io gli ho detto di provarci, ma senza sperarci troppo e invece quando mi ha detto che stava arrivando pensavo fosse uno scherzo. Da lì è ripartito tutto». Una storia musicale iniziata nel 1974 e proseguita fino al 1995 con diciotto album pubblicati, una trionfale vittoria a Sanremo con “Ci sarà” nel 1984, hit senza tempo come “Felicità”, “Sharazan”, “Libertà”, “Sempre sempre” e “Nostalgia canaglia” premiate da milioni di copie vendute quando i «Dal vivo con Romina il feeling è rimasto lo stesso di un tempo – continua Albano - la cosa bella è che abbiamo ritrovato lo stesso spirito costruttiv­o che riusciamo

L’amico di Merano Ho un amico a Merano soprannomi­nato

«il pittore pazzo». Spero di ritrovarlo

a trasmetter­e al pubblico. In concerto c’è sia la parte solista che quella in duo: come ho già detto, a Bolzano aspettatev­i delle sorprese, anzi non mancate perché perdereste davvero un bell’incontro». Un Albano all’esordio artistico a Bolzano ma che qualche ricordo di Bolzano lo conserva. «Nel 2014 ho girato proprio a Bolzano una puntata di “Così lontani così vicini”, una trasmissio­ne televisiva (andata in onda su Rai 1 dal 2013 al 2016) che conducevo assieme a Paola Perego. Ricordo poi un mio vecchio amico di Merano soprannomi­nato “il pittore pazzo” conosciuto ai tempi del servizio militare». Albano ha un record con le sue quindici partecipaz­ioni al Festival di Sanremo, di cui cinque con Romina Power. «Sanremo è un istituzion­e e ho sempre avuto occhi speciali per quel palco. L’ho amato sia nel bene che quando mi sono state tolte delle soddisfazi­oni: la cosa particolar­e del Festival è che riesce a contagiare anche i giovani. Non escludo di tornarci, ma alle mie condizioni».

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