Disoccupazione, calo vistoso: valori altoatesini
Kompatscher: «Il mantenimento dei livelli è fra le nostre priorità» Spinelli: «Ci preoccupano gli inattivi: dobbiamo stimolare di più»
La disoccupazione nel terzo trimestre cala vistosamente in Trentino, addirittura al 3,1%, valori «altoatesini». Ma anche gli occupati diminuiscono e destano preoccupazione dunque coloro che hanno smesso di cercare.
BOLZANO Nel terzo trimestre del 2018 il tasso di disoccupazione in Trentino crolla, arrivando a valori «altoatesini», vale a dire al 3,1% (calo del 2,5% su base annua). In leggero calo però anche il tasso di occupazione, al 69,5%. La provincia di Bolzano, invece, prosegue, secondo i dati Istat, la sua corsa: disoccupazione al 2,8% e occupazione in aumento del 2,1%, a quota 75,3%.
Trento
«Ci sono dei valori che possono essere commentati positivamente — dice l’assessore trentino all’economia Achille Spinelli — come il tasso di disoccupazione che si mostra in contrazione e fa ben sperare in un’ottica futura, ma anche quello sull’occupazione che seppur in calo rispetto ad un 2017 molto buono, con il suo 69% rappresenta il miglior risultato del 2018. Quello che vediamo con un po’ di preoccupazione piuttosto è il tasso di inattività». I dati parlano di un aumento di 5.000 unità (+5,6% su base annua) fra coloro che sono in attivi, pur in età da lavoro, mentre sono 8.000 coloro che cercano un impiego. «Un segnale che conferma la necessità — commenta allora Spinelli — di spingere con decisione sulle azioni capaci di stimolare la ricerca di un’occupazione passando attraverso un mix fatto di offerta, formazione e qualità».
Interviene anche il segretario Cgil Franco Ianeselli, focalizzandosi in primis sui 2000 occupati in meno: «Questo è il dato più importante da monitorare e conferma che siamo di fronte ad un’economia che ha assorbito un buon numero di disoccupati, ma non sta aumentando la base occupazionale. È fondamentale, invece, che la ripresa non si traduca in un ritiro del mercato del lavoro di quei soggetti che, anche per fronteggiare la crisi, si sono avvicinati in questi anni, ma si accompagni ad una crescita complessiva del volume degli occupati». Se il terzo trimestre è andato bene, gli ultimi mesi dell’anno hanno portato però incertezza: «Non nascondo la preoccupazione per un certo rallentamento della nostra economia, che potrebbe avere effetti anche sull’occupazione» aggiunge il sindacalista.
Bolzano
La giunta provinciale altoatesina ricorda di aver rimesso il tema del lavoro al centro dell’agenda politica. «Dopo un periodo di piena occupazione — sottolinea il presidente Arno Kompatscher — il mantenimento dei livelli occupazionali e la creazione di nuovi posti di lavoro sono stati indicati 5 anni fa dai partner di coalizione come le priorità principali della nostra attività di governo. Osservando i dati più recenti, possiamo dire che i risultati ci danno ragione». In Alto Adige tre persone su quattro fra i 15 e i 64 anni risultano occupate, mentre le persone in cerca di lavoro sono 7.500. Kompatscher aggiunge che «questo successo è stato possibile anche grazie alla buona e stretta collaborazione con le parti sociali. Tutte le decisioni più importanti sono state prese grazie ad un percorso fatto di confronto, ma anche di rispetto, e tutti abbiamo lavorato assieme per la loro concreta applicazione. Proprio il fatto di operare in sintonia e con spirito di collaborazione rappresenta una delle caratteristiche della nostra terra che dobbiamo non solo difendere, ma sviluppare ulteriormente nel futuro».
Ianeselli (Cgil)
«Non nascondo la preoccupazione per un certo rallentamento della nostra economia»