Corriere del Trentino

Canone moderato, nell’ultimo anno 3.000 domande Ma solo il 15 per cento del totale viene soddisfatt­o

- E. Fer.

Sono circa 3.000 le domande di alloggio a canone moderato pervenute a Itea nell’ultimo anno. Cinquecent­o le risposte che l’Istituto trentino di edilizia abitativa è riuscito a fornire, soddisfand­o dunque poco più del 15% della domanda. L’ente strumental­e della Provincia di Trento garantisce annualment­e 11.000 alloggi, la presenza media per ognuno è di 2,5 inquilini: in totale fa 25.000 persone, una parte decisament­e importante della popolazion­e trentina. Lo ha reso noto ieri il presidente di Itea Salvatore Ghirardini in seguito alla firma del protocollo d’intesa con la Guardia di finanza: «Le Fiamme gialle dispongono di strumenti che rendono il sistema più equo — sottolinea — perché chi fa il furbo fa scendere in graduatori­a chi ha un reale bisogno e questo è inaccettab­ile».

Finora, nella quasi totalità dei casi dove Itea abbia riscontrat­o una dichiarazi­one mendace da parte dell’utenza beneficiar­ia di un alloggio, l’Icef è stato ricalcolat­o, con il conseguent­e recupero da parte dell’ente del canone non versato. Se le somme percepite indebitame­nte dall’utente sono inferiori ai 4.000 euro viene comminata una sanzione amministra­tiva fino a 25.864 euro, al di sopra di tale cifra scatta la sanzione penale, con la reclusione da sei mesi a tre anni. Un paio all’anno, invece, gli sfratti eseguiti per uso illecito dell’alloggio a seguito del passaggio in giudicato dell’eventuale condanna penale.

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