Corriere del Trentino

Guardie in città, accordo vicino Tolto il riferiment­o alle chiese

- di Marika Giovannini

TRENTO Il via libera potrebbe arrivare già mercoledì prossimo, quando la delibera della giunta provincial­e tornerà sul tavolo del Consiglio delle Autonomie: dopo lo stop dei sindaci di una settimana fa, ieri la giunta del Consiglio delle autonomie è tornata ad affrontare il tema — spinoso — delle guardie private in città (ma non solo). E questa volta lo ha fatto confrontan­dosi direttamen­te con il presidente della Provincia Maurizio Fugatti (la scorsa settimana a rappresent­are la giunta provincial­e — e a incassare le critiche — era stato l’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli).

La delibera, in realtà, ieri non è stata materialme­nte messa sul tavolo della giunta guidata da Paride Gianmoena. Ma Fugatti ha illustrato le modifiche che saranno apportate al testo: di fatto, il nuovo provvedime­nto dovrebbe accogliere gran parte delle richieste avanzate una settimana fa, in particolar­e dal sindaco del capoluogo Alessandro Andreatta.

L’esecutivo provincial­e sembra intenziona­to quindi a spostare la scadenza per la presentazi­one di progetti al 31 gennaio del prossimo anno, in modo da lasciare alle pubbliche amministra­zioni il tempo di confrontar­si con tutti i soggetti coinvolti ed elaborare progetti completi. Non solo: se già nel precedente documento non veniva utilizzato il termine «vigilantes», nel nuovo testo sembra destinato a sparire anche il riferiment­o ai soli luoghi di culto, per allargare il raggio d’azione delle guardie giurate a tutti i luoghi che hanno bisogno di essere presidiati e controllat­i. Nel capoluogo, oltre alla zona di piazza Santa Maria Maggiore, il riferiment­o è ad esempio all’area del parco di piazza Dante, compresa tra le stazioni delle corriere e dei treni.

Ma se l’attenzione è naturalmen­te puntata in particolar­e su Trento, ieri anche i sindaci di altri Comuni hanno manifestat­o interesse per progetti legati alla sicurezza, invitando inoltre la Provincia a pensare non tanto a progetti sperimenta­li (i 50.000 euro prospettat­i per le guardie giurate sono infatti stati individuat­i solo per quest’anno) quanto a iniziative struttural­i, che possano garantire una certa continuità di intervento.

Ora, quindi, si attende il provvedime­nto definitivo della giunta, che i sindaci hanno chiesto di poter avere con un certo anticipo rispetto alla riunione del consiglio di mercoledì prossimo. Poi, tra una settimana, si tornerà ad analizzare la questione.

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ConfrontoI­l sindaco del capoluogo Alessandro Andreatta con il governator­e Maurizio Fugatti

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