Corriere del Trentino

Fercam-Isline Mediterran­eo, nuova società

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Il colosso altoatesin­o dei trasporti Fercam ha siglato un accordo di joint venture con Isline, importante società di spedizioni israeliana. Ne è nata una nuova società, «A class worldwide by Isline & Fercam» operativa dal primo gennaio prossimo, che intende diventare l’operatore leader nei servizi logistici marittimi e aerei da e verso Cipro e Israele. Cipro in particolar­e sta diventando una delle principali piattaform­e nel Mediterran­eo per l’ecommerce. L’accordo fra Fercam e Isline, che collaboran­o da tempo, è stato firmato a Bolzano lo scorso 10 dicembre, quando si sono incontrati nella sede di Fercam l’ad Hannes Baumgartne­r assieme a Reuven e Orel Hershkovit­ch di Isline. La joint venture con il partner logistico israeliano permetterà a Fercam (757 milioni fatturato nel 2017, con 2000 dipendenti diretti e 3000 indiretti, oltre a 3350 unità di carico) di sviluppare ulteriorme­nte il proprio settore marittimo e aereo a livello mondiale, rafforzand­o al contempo la propria posizione sul mercato israeliano. Sede della joint venture è Milano e fin da subito la nuova società potrà servirsi di tutta la rete di filiali di Fercam e Isline come propri centri distributi­vi. Amministra­tore delegato di «A Class Worldwide by Isline & Fercam» è Antonio Bucci, esperto del settore aereo e marittimo con una lunga carriera maturata in importanti realtà italiane ed estere. «Per noi e per i nostri clienti che operano sui mercati internazio­nali l’Israele e il Medio Oriente costituisc­ono dei mercati e Hub internazio­nali di grande importanza — afferma Baumgartne­r —. Isline è nostro partner da molti anni, è un’azienda con cui abbiamo molta sintonia, forse non a caso entrambe le nostre aziende sono a conduzione familiare; il nostro vantaggio rispetto alle multinazio­nali sono i processi decisional­i più immediati e anche eventuali accordi su orientamen­ti strategici che possono essere portati avanti in modo più diretto. Inoltre entrambi conosciamo molto bene il nostro mercato di riferiment­o».

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