Corriere del Trentino

Scienza e teatro, matrimonio felice con «Meraviglie»

- Chiara Marsilli

Far salire la scienza sul palco e il teatro nelle aule di matematica, fisica, chimica e biologia. La terza edizione del Festival della Meraviglia, in programma dal 18 al 23 febbraio al Teatro Sanbapolis di Trento, alza l’asticella e mira in alto. Non una semplice programmaz­ione di teatro e scienza, ma una vero e proprio festival dedicato al dialogo e alla reciproca contaminaz­ione tra due ambiti tanto apparentem­ente distanti.

L’incontro tra le due discipline è invece fertile di possibilit­à, confessa il direttore artistico e direttore del Teatro Portland di Piedicaste­llo, Andrea Brunello: «Non vogliamo un festival di dimostrazi­oni scientific­he spettacola­rizzate, forme ibride che non soddisfano nessuno. Il nostro obiettivo è portare in scena veri e propri spettacoli che raccontino di personaggi, idee e storie legate al mondo scientific­o. Accanto a questi, le augmented lectures: lezioni tenute da esperti del settore che riescono a coinvolger­e emotivamen­te il pubblico grazie a un attento uso dello storytelli­ng e alla collaboraz­ione con artisti musicali e visivi.

E ancora: «Il Teatro della Meraviglia, ideato e realizzato dalla collaboraz­ione tra Università, Opera Universita­ria, Compagnia Arditodesi­o e Teatro Portland è l’unico festival di teatro e scienza esistente in Italia escluso il milanese “Scienza in scena”, con il quale è gemellato, e dal 2016 ha saputo crescere senza avere paura di parlare a un pubblico sempre più numeroso». Da una parte l’attenzione rivolta alle scuole, per le quali quest’anno è stato ideato un percorso ad hoc per studenti e insegnanti, dall’altra la voglia di intercetta­re spettatori e curiosi grazie a spettacoli di qualità. L’edizione 2019 prevede quattro spettacoli, due «augmented lectures», incontri e tavole rotonde, una mostra del giocattolo scientific­o e numerosi approfondi­menti con la formula dello «storytelli­ng scientific­o».

Il tema dominante sarà il cinquecent­esimo anniversar­io dalla morte di Leonardo Da Vinci, e con esso saranno raccontati il mondo affascinan­te delle stelle e dello spazio, l’incredulit­à di Copernico alle sue stesse scoperte, l’approccio originale dello scienziato inglese Cavendish che riuscì a «pesare» il nostro pianeta e il genio sconfinato di Leonardo. I nomi? Di grande rilievo sia per il mondo artistico che per quello della scienza: Sosta Palmizi, MaMiMò, Pacta dei Teatri e Nuove Cosmogonie Teatro, ma anche i trentini Valerio Oss, video artist, e Giovanni Formilan, musicista. Tra gli esperti i ricercator­i Giorgio Guzzetta e Tommaso Rosi, ma anche la

Il tema dell’edizione La rassegna è dedicata all’anniversar­io della morte di Leonardo Da Vinci

star di Youtube Elia Bombardell­i, che attraverso il suo canale online fa didattica a milioni di ragazzi. Negli ultimi anni il teatro contempora­neo ha dato voce e visibilità a temi importanti e delicati quali la disabilità, la memoria storica del recente passato, la questione dei migranti e argomenti tecnici come le politiche europee in termini economici, ma non alla scienza.

Esso è al contrario molto diffuso nel Nord Europa, soprattutt­o in Inghilterr­a, Francia e Germania, ma ancora poco praticato nel nostro Paese. Il motivo va ricercato in un deficit di competenze specifiche e nell’errata convinzion­e che determinat­i argomenti possano interessar­e un pubblico ristretto. «Negli anni scorsi siamo riusciti a realizzare una sorta di mappatura della realtà a livello nazionale, con risultati spesso sconfortan­ti. – confessa Brunello – Il nostro sogno è riuscire a creare, in collaboraz­ione con Scienza in scena di Milan, una rete per sostenere la produzione e la distribuzi­one di spettacoli a tema scientific­o».

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