Gli studenti sconvolti, incontri di sostegno
Si sarebbe dovuto chiudere l’anno con un brindisi alla Scuola di studi internazionali di Antonio Megalizzi. Ma da martedì sera sono iniziate a circolare le prime notizie e così il giorno dopo gli studenti non si sono più incontrati per festeggiare ma per darsi sostegno reciproco. Una dopo l’altra, come pugni nello stomaco, arrivavano informazioni sempre più precise. «Il momento di festa si è trasformato in un momento di incontro per farci coraggio a vicenda — dice il preside della Scuola di studi internazionali Andrea Fracasso — Abbiamo voluto incontrare però ugualmente gli studenti per condividere la preoccupazione e la tristezza. Gli studenti sono sconvolti. Per questo ci siamo riuniti e continueremo a farlo. Siamo molti colpiti perché oltre a Antonio, anche la sua ragazza e sua sorella hanno frequentato e si sono laureate alla Scuola di studi internazionali. Ci sentiamo molto vicini alla famiglia».
Antonio è iscritto attualmente al secondo anno del corso di laurea magistrale in Studi europei e internazionali (Meis). Un ragazzo appassionato ai suoi studi, diligente e sempre in prima linea a stimolare i suoi compagni durante i lavori di gruppo. Lo descrivono così gli amici di corso. Ancora increduli dell’accaduto. Sono sgomenti e preferiscono restare in silenzio in attesa di buone notizie. In facoltà però si continua ad andare avanti. Ma non è facile. Ieri mattina c’è stato il primo consiglio dopo le elezioni studentesche. «Abbiamo voluto aprire il consiglio con un momento di confronto – dice il rappresentante degli studenti Mauro Tommasi, compagno di corso di Antonio - Siamo sconvolti da questo dramma». Anche l’Università ha deciso di rispettare il silenzio della famiglia. «Con il rettore abbiamo deciso di non prendere iniziative fino a che non si sa qualcosa di più preciso – spiega Fracasso - In questo momento restiamo in attesa, siamo speranzosi».