Corriere del Trentino

Operatori tranquilli «Non abbiamo paura La città è sicura»

- Tommaso Di Giannanton­io

TRENTO La paura di diventare all’improvviso il bersaglio di un attacco terroristi­co si avvicina nella lontananza, ma non si presenta ancora nella sua «temibilità», direbbe Martin Heidegger. Seppur a migliaia di chilometri di distanza, il pericolo che il Mercatino di Natale di Trento possa trovarsi al centro di un piano scellerato torna a farsi vicino.

«Non abbiamo paura. Si avverte poco il pericolo forse perché non siamo mai stati attaccati» dice Gianni, uno degli operatori. Alla luce di quanto è accaduto a Strasburgo, neppure le misure di sicurezza più mirate sono percepite come un reale impediment­o a possibili attacchi. Così non rimane che affidarsi alla (quasi) certezza che a Trento eventi di questo tipo non possono verificars­i. «Siamo un po’ troppo piccoli per loro forse. Ci sentiamo abbastanza sicuri. Gli uomini in divisa aiutano sicurament­e a tranquilli­zzare la gente», afferma Sara in piazza Cesare Battisti.

«Non c’è alcuna sensazione di negatività. Non c’è la minima ombra degli incubi di Strasburgo. La gente è sorridente e non è disposta a subire attacchi psicologic­i di questo tipo. Da quando c’è stato l’attentato al mercatino di Berlino il piano di sicurezza è migliorato tantissimo. Ci sono molti più controlli e questo probabilme­nte influisce sulla percezione della gente», spiega Mariam, una delle tante espositric­i in piazza Fiera. A pensarla così è anche Giulia, titolare di Latte Trento: «Vedere gli uomini in divisa sicurament­e fa sentire più sicuri. Credo però che non possa accadere una cosa del genere in città». «Veniamo dalla Magliana, una delle zone più pericolose di Roma, figuriamoc­i se ci sentiamo insicuri a Trento», afferma infine icasticame­nte una coppia di turisti.

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Controlli Gli agenti in azione ai mercatini

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