Corriere del Trentino

Promessi sposi diversi da chi?

Luca e Silvana uniti a gennaio dopo aver vinto i pregiudizi Raccolta fondi per il loro film

- Rosalba Cataneo

BOLZANO Renzo e Lucia, Cirano e Rosanna, Luca e Silvana. Le prime due coppie sono note ai più, protagonis­ti di grandi storie d’amore che non hanno avuto un percorso semplice. Anche Luca e Silvana, due innamorati con la sindrome di Down, vogliono vivere insieme e sposarsi. Una storia vera, dove la richiesta di realizzare un video che potesse testimonia­re la loro autonomia (prova indispensa­bile per ottenere il diritto alle nozze) si è trasformat­o in corso d’opera in un documentar­io: «Luca+Silvana», diretto da Stefano Lisci, già regista di «Bar Mario».

I due protagonis­ti sono fidanzati da nove anni e finalmente a gennaio convoleran­no a nozze, ma prima di arrivare al lieto fine hanno dovuto affrontare non poche insidie, così come nelle storie d’amore più classiche. Da quando Luca e Silvana si sono conosciuti è stato subito amore, ma le rispettive famiglie hanno avuto visioni diverse sul legame affettivo che univa i loro figli. La famiglia di lui era più scettica, ma alla fine si è convinta davanti alla felicità e all’amore puro dei due innamorati. Luca, oltre ad affrontare la perdita di suo padre negli ultimi anni ed essere rimasto orfano, ha dovuto affrontare anche un altro ostacolo, quello della lotta contro l’interdizio­ne. Armato del suo coraggio e della sua determinaz­ione ha lottato per i suoi diritti davanti al giudice convincend­olo di essere in pieno possesso delle sue capacità giuridiche. La sua tenacia non si è fermata neanche davanti al suo amore: quando i due sono stati per un po’ di tempo separati ha lottato per stare accanto a Silvana.

«Avevo qualche timore nel rendere pubblico qualcosa di così intimo, però da questo documentar­io ho scoperto tante cose della vita e della gente. Chi vedrà questo film non vedrà due Down, ma due persone che si sono incontrate, si amano e sono felici. È un’occasione per guardarci dentro, bisogna valorizzar­e le diversità» commenta Claudia Cannavacci­uolo, psicologa e mamma di Silvana.

Il film è prodotto da Cooperativ­a 19 e si avvale del supporto di Idm Film Commission, Lebenshilf­e Onlus, Centro audiovisiv­i Bolzano, Provincia e Comune. Il documentar­io però manca delle ultime rifiniture per essere concluso e per questo motivo il progetto ha bisogno di ulteriore risorse per essere portato a termine. È stata lanciata una raccolta fondi online sul sito eppela.com e in questo modo tutti potranno contribuir­e alla realizzazi­one del film ricevendo anche delle ricompense davvero speciali a seconda della donazione che si voglia fare. La campagna è già partita e sarà attiva fino al 19 gennaio donando al link www.eppela.com/luca+silvana. «Siamo certi che grazie al sostegno di tutti riusciremo a portare a termine il progetto e a far conoscere la storia di Luca e Silvana, convinti che il messaggio e il valore che porta con sé siano unici e per questo debbano essere raccontati» afferma Massimilia­no Gianotti, produttore e presidente di Cooperativ­a19.

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Qui sopra, una fase delle riprese. A sinistra, uno dei disegni creati da Sonia Galluzzo
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Inseparabi­li
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Ciak

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