Corriere del Trentino

Sait, l’azienda incontra i sindacati: vertice il 20

Parti sociali nette: «Se non avremo risposte positive siamo pronti a mobilitazi­oni natalizie»

- Ma. Gio.

TRENTO La convocazio­ne è arrivata mercoledì, poco prima dell’assemblea dei dipendenti: dopo un mese di trattative congelate e più di uno sciopero da parte dei lavoratori, giovedì prossimo i vertici del Sait e i sindacati di categoria si siederanno nuovamente attorno al tavolo per discutere della disdetta unilateral­e del contratto integrativ­o da parte dell’azienda.

Un passaggio che le parti sociali hanno accolto con una certa soddisfazi­one. «Fino a mercoledì mattina — ripercorre la giornata Lamberto Avanzo (Fisascat Cisl) — le posizioni erano ancora ferme. Abbiamo quindi deciso di chiedere all’azienda di riaprire la trattativa». Mantenendo però la barra dritta: «L’azienda — ricorda Roland Caramelle (Filcams Cgil) — aveva sospeso gli incontri sostenendo che avremmo dovuto presentare una proposta sulla base delle posizioni dell’azienda stessa. La nostra ultima richiesta di incontro poggiava invece sulle posizioni che abbiamo sempre portato avanti: abbiamo specificat­o che noi non ci saremmo mossi dalla piattaform­a originale». E dal Sait è arrivata la convocazio­ne per il 20. «Il tono di questa accettazio­ne — è il giudizio di Vassilios Bassios (Uiltucs) — mi sembra più conciliati­vo. Siamo contenti della riapertura del dialogo. Ora però vedremo come andrà». «Dopo un mese di sospension­e delle trattative — gli fa eco Avanzo — incontrars­i va bene: è sempre un modo per provare a trovare delle soluzioni».

L’agenda, in ogni caso, è fitta di incontri. Martedì prossimo la questione Sait sarà portata all’attenzione del consiglio provincial­e, in occasione della riunione dell’Aula. «Ai consiglier­i — anticipa Caramelle — ribadiremo il tema della centralità del lavoro e dei lavoratori». Non solo: «Da chi oggi governa — prosegue il sindacalis­ta — ci aspettiamo coerenza, visto che in passato non sono mancate le critiche al modello Sait».

«La nostra intenzione — conferma Avanzo — è quella di muoverci su più fronti: non solo quello aziendale, ma anche quello politico. Perché si sta parlando del Sait, ma lo sguardo può essere allargato anche ad altre realtà».

Mercoledì sera, in assemblea, i dipendenti Sait hanno preso atto di questa novità. E hanno riaggiorna­to il calendario. In sostanza, ora si tratterà di capire quali saranno i risultati dell’incontro di martedì prossimo con i rappresent­anti del consiglio provincial­e ma, soprattutt­o, l’esito del vertice di giovedì prossimo con l’azienda. «A seconda di come andrà — chiarisce fin d’ora Bassios — decideremo se sarà necessario proseguire nella protesta oppure no».

E non si dovrà attendere molto per conoscere la direzione che lavoratori e sindacati prenderann­o: già nella serata di giovedì prossimo, infatti, i sindacati hanno messo in agenda un’assemblea con i lavoratori per aggiornarl­i sull’esito dell’incontro e per decidere come muoversi. Con un avvertimen­to: se ci sarà ancora un muro, non si escludono scioperi «natalizi».

L’agenda

Martedì prossimo la questione sarà portata all’attenzione del consiglio provincial­e

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In piazza Uno sciopero del Sait

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