Dirigente sanità, si farà una selezione
Fugatti: vogliamo superare la visione trentocentrica. Struttura, ecco tutte le novità
La giunta provinciale ha definito il nuovo assetto dei dirigenti di Piazza Dante. Tra le novità, in particolare, l’avvio di una selezione per la ricerca del dirigente generale alla sanità e politiche sociali: «Vogliamo individuare una figura che sia sensibile al rapporto tra centro e periferie» ha detto ieri a Baselga di Pinè il governatore Maurizio Fugatti. Nel nuovo assetto cambio per De Vigili, che va alle infrastrutture, e Ferrario, alla guida dell’ambiente.
TRENTO Maurizio Fugatti l’ha definita «la riorganizzazione più incisiva degli ultimi vent’anni». «Ci abbiamo lavorato in queste settimane e abbiamo valutato attentamente tutte le posizioni» ha spiegato ieri il governatore. Che, dai banchi della sala consiliare di Baselga di Pinè (dove si è riunita la giunta provinciale), ha annunciato il nuovo assetto dei dirigenti della Provincia, tra cambi, conferme e una novità: l’avvio di una «selezione interna ed esterna» per scegliere il nuovo dirigente generale del dipartimento sanità e politiche sociali (al posto di Silvio Fedrigotti, spostato all’Agenzia per gli appalti e contratti). «Vogliamo individuare — ha precisato Fugatti — una figura sensibile al tema del rapporto tra centro e periferia, che sia attenta ai servizi nelle valli: deve essere superata la valenza trentocentrica che la politica aveva imposto negli ultimi anni». Per la ricerca del nuovo dirigente generale la giunta si è data un mese e mezzo di tempo: nel frattempo, l’incarico provvisorio di dirigente del dipartimento sarà ricoperto da Michele Bardino, dirigente dell’Unità analisi e sviluppo delle politiche sanitarie.
E il rapporto centro-periferie è il filo rosso che, nei piani del governatore, dovrà guidare l’operato della nuova macchina amministrativa. «Ai nuovi dirigenti e a quelli riconfermati — ha spiegato — dirò che anche da parte loro dovrà esserci una forte attenzione alle richieste dei territori. Quando un sindaco chiama, a prescindere dal colore politico, significa che c’è un motivo. E una risposta, anche se negativa, deve essere data in tempi brevi».
Per quanto riguarda il «giro di valzer» sulle poltrone di comando di Piazza Dante, la giunta ha previsto quattro conferme, tre nuovi ingressi e tre cambi di ruolo. Con un «ritocco» della varie competenze dei dirigenti generali sulla base della nuova ripartizione delle deleghe tra gli assessori. Nel dettaglio, gli Affari finanziari rimangono nelle «mani» di Luisa Tretter, così come l’Avvocatura a Nicolò Pedrazzoli. Luca Comper continuerà a guidare il dipartimento dell’organizzazione, personale e affari generali, mentre Claudio Moser rimarrà allo sviluppo economico e lavoro, con l’aggiunta della ricerca. Per Romano Masè rimane la competenza di agricoltura e foreste, ma il suo dipartimento «perde» territorio e ambiente. «Una scelta voluta appositamente dalla giunta — ha detto Fugatti — per porre un’attenzione più forte sull’agricoltura». Territorio e ambiente, insieme a energia e cooperazione, saranno gestiti quindi da Livia Ferrario, che come previsto lascia l’istruzione e cultura: al suo posto siederà Roberto Ceccato (fino a ieri al servizio infanzia e istruzione). Si adegua alle competenze della giunta anche il dipartimento guidato da Sergio Bettotti, che perde la cultura ma a promozione, turismo e sport aggiunge artigianato e commercio. Il dipartimento Infrastrutture e trasporti, guidato fino a ieri dal nuovo coordinatore grandi opere (Valdastico e terza corsia dell’A22 comprese) e ricostruzione Raffaele De Col, da oggi sarà gestito da Stefano De Vigili, che lascia il dipartimento della protezione civile a Gianfranco Cesarini Sforza.
Accanto ai dipartimenti sono stati individuate anche cinque unità di missione strategica, coordinate dal direttore generale, che agiranno a livello trasversale tra i dipartimenti su progetti strategici e intersettoriali. Oltre a quella guidata da De Col, le altre unità riguardano gli affari generali della presidenza (con Enrico Menapace), i rapporti istituzionali e attività legislativa (Fabio Scalet), la semplificazione e digitalizzazione (una figura nuova, affidata a Cristiana Pretto) e il coordinamento delle politiche territoriali e della montagna e le autonomie locali (con Giovanni Gardelli).
Infine, le agenzie: Fabio Berlanda guiderà l’agenzia per la depurazione, Silvio Fedrigotti quella degli appalti, Luciano Malfer quella della famiglia. E ancora: Laura Boschini sarà alla guida dell’agenzia per la protezione dell’ambiente, Luciano Martorano quella per le opere pubbliche e Paolo Simonetti (un nuovo dirigente) quella per le risorse idriche ed elettriche.
«Rispetto al passato — ha concluso Fugatti — noi abbiamo impiegato solo 30 giorni per individuare tutti i nuovi dirigenti (la legge ne prevede 120, ndr). Questo per dare un segnale dell’importanza della questione e per dare serenità alla macchina provinciale».
Le nomine dei nuovi dirigenti generali decorreranno dal primo gennaio del prossimo anno.