Recuperata una statua rubata nel 1984
Oltre trent’anni di ricerche, ma alla fine la statua di Sant’Agata di Commezzadura è tornata in Trentino. La statua policroma del 15esimo secolo, rubata dall’omonima chiesa in val di Sole nel luglio del 1984, è ora al Museo Diocesano Tridentino. L’operazione di ritrovamento, condotta dal Nucleo Carabinieri tutela patrimonio culturale di Udine e coordinata dal maggiore Lorenzo Pella, è stata resa possibile grazie all’utilizzo della banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, il più completo database di opere d’arte rubate esistente al mondo, contenente milioni di dati fotografici e descrittivi e gestito dai carabinieri. Uno strumento che ha permesso di accertare la corrispondenza tra la statua sottratta a Commezzadura con quella in possesso di un cittadino bavarese. È stato lo stesso proprietario a segnalarla ai carabinieri, raccontando di averla acquistata da un connazionale nel corso degli anni ’90 per la somma di 10.000 marchi. Dopo aver accertato la buona fede del signore tedesco, attraverso un’opera di persuasione i membri del nucleo Tpc di Udine sono riusciti a ritornare in possesso della statua. La restituzione è stata salutata con gioia dall’arcivescovo Tisi, che ha ricordato come queste opere d’arte rappresentino una ricchezza culturale e di memoria collettiva per le comunità a cui appartengono.