Case Itea, per gli inquilini c’è il «patto di correttezza»
TRENTO Maurizio Fugatti ha sintetizzato il senso del provvedimento in una frase: «Se abiti in una casa Itea, te te comporti ben». Di fatto, dopo l’episodio di qualche giorno fa a Villamontagna (in un bar si sono vissuti attimi di paura, con persone finite al pronto soccorso a causa di un’aggressione), ieri la giunta provinciale ha deciso di intervenire. Prevedendo la sottoscrizione di un «patto di correttezza nei comportanti personali e sociali» da parte di coloro che «usufruiscono del sostegno pubblico o chiedono l’assegnazione di un alloggio pubblico». «Chi non sottoscriverà l’accordo non avrà diritto all’alloggio pubblico. Si tratta anche di un modo per responsabilizzare i beneficiari di appartamenti Itea» ha spiegato l’assessora Stefania Segnana. «Chi vive in alloggi pubblici e percepisce dunque contributi pubblici — le ha fatto eco il governatore — non può permettersi di commettere gesti come quelli di Villamontagna». E ieri la squadra mobile di Trento ha identificato l’autore dell’aggressione: si tratta di F. P, 28 anni, che dovrà rispondere anche di evasione, visto che si trovava agli arresti domiciliari nel sobborgo collinare.
La stessa assessora ieri ha espresso soddisfazione per
Maurizio Fugatti Chi vive in un alloggio pubblico o usufruisce di sostegni deve comportarsi bene
l’istituzione, dal primo di gennaio, di un servizio di guardia medica 24 ore su 24 nella zona dell’altopiano della Paganella. «Si tratta — ha detto Segnana — di un ottimo risultato, che ci permette di venire incontro alle legittime richieste della comunità della Paganella, un’area che nei momenti di maggior afflusso turistico vede moltiplicare il numero delle persone presenti. Ora vogliamo ripristinare il servizio di guardia medica anche altrove».