Folla, brindisi e cori accesi Boato al crono di Christof «Ma noi tifiamo per tutti»
VAL GARDENA Sole, freddo a -10, neve compatta. Condizioni ottimali per il supergigante della Valgardena che ha inaugurato la quattro giorni altoatesina di coppa del mondo.
Sulla Saslong tirata a lucido è stato spettacolo vero. Aria di festa, tribune colme di gente, bandiere, trombe, vessilli colorati. Allo chalet delle Gobbe del Cammello brindano dei ragazzi trentini: «È il terzo anno che veniamo qui. Troppo bello. Noi tifiamo per tutti, Questi sono dei pazzi a scendere a questa velocità giù da una pista del genere. Evviva lo sci, evviva la coppa del mondo!» E poi giù di Prosecco. E che festa sarebbe senza...?
Ci sono tifosi di tutte le nazioni; austriaci e svizzeri, al solito chiassosi, si sgonfiano e rimangono un po’ mogi dinanzi alle deludenti esibizioni dei loro beniamini. Stano meglio i tedeschi, che salutano almeno il sesto posto di Josef Ferstl. La festa sembra possa essere tutta italiana, quando Christof Innerhofer si lancia giù dallo schuss e taglia il traguardo a Ruacia. Il suo tempo sul tabellone luminoso si tinge di verde, esplode allora un boato da stadio tra squilli di trombe e sventolio di bandiere.
Dura purtroppo poco, perché ancora non avevamo fatto i conti con quel guastafeste di Aksel Lund Svindal. D’altronde se ieri ha colto il settimo successo tra libera e SuperG sulla Saslong, significa che la Gardena è casa sua.
Il parterre è un grande circo, un luna park dello sci tra merchandising, birre, salsicce, vin brulé, musica, e i ristoranti nei tendoni.
Il superG è la prova tecnica di trasmissione: per la discesa si prevede il tutto esaurito. L’organizzazione è perfetta, impeccabile come sempre. Tutto ordinato.
La giornata prosegue nel tardo pomeriggio in Piazza S.Antonio a Ortisei, dove si celebrano la premiazione del supergigante, la consegna del Premio Gianni Marzola al concorrente più giovane, e infine l’assegnazione dei pettorali per la libera di oggi. Tutto molto bello. Ora ci si aspetta solo la ciliegina sulla torta: una vittoria italiana che manca da troppo tempo.