I laghi del Trentino Paesaggi umani
L’obiettivo di Giorgio Salomon
Il suo obbiettivo ha immortalato il Movimento studentesco e operaio di Trento; ha documentato guerre note e guerre dimenticate; ha catturato paesaggi e volti di un mondo lontano. Nella carriera da reporter, il fotografo trentino Giorgio Salomon ha «rincorso le notizie» con la macchina fotografica; nel suo ultimo lavoro, il libro fotografico «Laghi. Paesaggi umani e coscienze naturali del Trentino» (Publistampa, 32 euro), vuole invece «creare» lui stesso, «una volta scattata la foto, la notizia». «Questa volta il cronista sono io».
Dietro a quello che potrebbe sembrare un omaggio a un luogo familiare, il Trentino, o la ricerca della quiete nelle acque dei laghi, Salomon cela una trama ben più complessa. Il suo è uno studio sul rapporto che nasce tra il lago e chi lo vive. In una ricerca che è sì tecnica, nel tentativo di raggiungere l’armonia dell’immagine, ma al tempo stesso antropologica. Mesi di lavoro, da gennaio a ottobre, sveglie presto e camminate per raggiungere molti dei 300 laghi del Trentino, hanno portato Salomon a capire che osservando il lago emerge la percezione che le persone ne hanno. «In un certo senso, dalle foto alle acque dei laghi del Trentino ho scoperto gli esseri umani», racconta. Così si è stupito quando ha notato che nei giorni di pioggia alle persone piace cercare le rive del lago; o nel vedere svelato il lato più divertente del paesaggio del lago di Garda, quando si trova a fare da spettatore a «una coppia di turisti stranieri che, mentre si baciano, cercano di scattare un selfie». Una ricerca lunga, costruita lentamente, dalle acque del lago di Tovel, in cui Salomon si è immerso insieme a un esperto che doveva valutare il livello d’inquinamento del fondale, a Caldonazzo, al lago di Garda, ai laghi di alta quota. È un influenzarsi reciproco, quello tra uomo e ambiente, coscienze e paesaggi. «A seconda di ciò che porta l’uomo a contatto col lago, che sia svago o lavoro, escursione o preghiera, il paesaggio assume una coscienza diversa», spiega Alessandro Miorelli, curatore del volume che verrà presentato martedì 18 alla Biblioteca comunale di Trento. «Il rapporto tra essere umano e paesaggio — continua — è approfondito affiancando le fotografie agli scritti di 12 esperti di filosofia, antropologia, poesia, scienze naturali, arte, ristorazione».