Travolto da un tronco, cinquantenne muore
Nuova tragedia a Sagron Mis. Il sindaco commosso: «Era una colonna del paese»
Nuova tragedia ieri nei boschi di Sagron Mis. A meno di un mese di distanza dalla morte del boscaiolo bellunese, Vitali Mardari, ieri si è consumato un nuovo dramma. Ottorino Daldon, 50 anni, dipendente comunale è stato colpito e ucciso da un tronco. L’uomo stava tagliando la legna insieme a due amici. «Era una colonna portante del paese» ricorda il sindaco.
TRENTO È accaduto di nuovo. È trascorso meno di un mese dalla terribile tragedia nei boschi di Sagron Mis, nel Primiero, dove il 19 novembre scorso aveva perso la vita il boscaiolo bellunese, di origini moldave, Vitali Mardari, 28 anni e ieri un’altra persona è morta nei boschi del Primiero.
Ottorino Daldon, 50 anni, dipendente comunale di Sagron Mis e volontario dei vigili del fuoco del Primiero, è stato colpito e ucciso da un tronco che aveva appena tagliato. La tragedia si è consumata verso le dieci del mattino. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, ma sono ancora in corso le verifiche sulla dinamica dell’infortunio da parte dei carabinieri di Primiero San Martino di Castrozza, Daldon si era inoltrato nei boschi di Sagron Mis insieme a due amici per tagliare la legna. Ma ad un tratto un albero che era stato appena tagliato l’ha investito. Il colpo è stato talmente violento che ha ucciso all’istante l’operaio comunale.
La disperata chiamata d’allarme degli amici, che hanno subito agguantato il telefono cellulare e hanno allertato il numero unico di emergenza 112, è stata purtroppo inutile. In pochi minuti sul posto sono arrivati, con l’elicottero di Trentino Emergenza, i sanitari del 118, poi raggiunti dai vigili del fuoco e dai carabinieri della stazione, ma per l’uomo non c’era purtroppo più nulla da fare. Disperati, gli amici non hanno potuto fare nulla per aiutarlo.
È un’altra ferita che si apre per la piccola comunità del Primiero, già colpita dalla tragedia di novembre che ha avuto anche risvolti di natura giudiziaria. Il titolare dell’impresa che aveva in appalto i lavori di sistemazione dell’area boschiva dove è morto il giovane boscaiolo bellunese è stato indagato per omicidio colposo e frode processuale, il corpo del giovane pare infatti sia stato spostato per coprire il fatto che il giovane lavorasse in nero. Questa volta invece non si tratta di un infortunio sul lavoro, ma di una fatalità, non meno tragica.
Daldon in paese lo conoscevano tutti, fin da bambino. Era un punto di riferimento per tutta la comunità che è venuto a mancare, così, all’improvviso, «in modo assurdo» commenta il sindaco Luca Gadenz. Un incidente tanto banale quando tragico e purtroppo non così raro. Gli infortuni nei boschi durante il taglio della legna sono purtroppo piuttosto frequenti.
«Quando mi hanno chiamato mi sono subito precipitato sul posto» racconta il sindaco. Una zona boschiva un po’ impervia. «Per noi è una perdita enorme — spiega Gadenz — Ottorino era il nostro unico dipendente comunale, era un impiegato storico, sapeva fare tutto, un grandissimo lavoratore abile e appassionato, aveva una dedizione rara per il suo lavoro. Era come se lavorasse per la sua azienda privata».
Ma Ottorino Daldon non era solo «una colonna portante», come lo definisce il sindaco, per il Comune, ma lo era anche per tutto il paese di Sagron Mis. «Ottorino era anche il coordinatore delle feste — ricorda commosso — attorno a lui ruotava tutta la vita del paese. Dietro alle sagre e alle diverse iniziative del paese c’era sempre lui. Oggi (ieri per chi legge ndr) è venuto a mancare un grande personaggio».
È un dolore profondo che unisce tutta la comunità che in queste ore si sta stringendo attorno alla fidanzata Rossella, che vive a Frassenè di Voltago Agordino, al papà Ettore, la mamma Poldina e alle due sorelle Katia e Elena. I funerali dell’uomo non sono ancora stati fissati.