Corriere del Trentino

La mostra dei cadaveri sbarca a Bolzano «Macabro business»

Allo Sheraton l’esposizion­e che ha scioccato l’talia. Salvadori duro. Andriollo: vediamola

- Di Silvia M. C. Senette

Corpi veri, salme e organi umani in mostra all’hotel Sheraton dal 4 al 6 gennaio. Scoppia la polemica a Bolzano.

BOLZANO Era dai tempi della «rana crocifissa» esposta dieci anni fa per l’esordio del Museion che a Bolzano non arrivava una mostra capace di scuotere gli animi. A polarizzar­e le opinioni e a dividere le coscienze ci pensa ora «Bodies Exhibition», l’esposizion­e di corpi veri, con salme e organi umani che per tre giorni, dal 4 al 6 gennaio, sarà visitabile presso l’hotel Sheraton del capoluogo.

Un percorso insolito, forse macabro ma di indubbio fascino scientific­o e dalle finalità lodevoli: sensibiliz­zare e responsabi­lizzare sulla complessit­à del nostro organismo e sugli effetti devastanti causati dalle dipendenze da alcol, fumo e droga. Obiettivo che ha già convinto milioni di persone nel mondo a contattare l’inventore del procedimen­to, l’anatomopat­ologo tedesco Gunther von Hagens, per donare il proprio corpo alla scienza e sottoporsi, una volta deceduti, alla procedura brevettata che permette la conservazi­one del corpo umano sostituend­o i liquidi con polimeri di silicone. Un trattament­o della durata di 1.500 ore che, con il faraonico progetto «Body Worlds», ha già portato esposizion­i in 50 città del mondo con oltre 26 milioni di visitatori e polemiche feroci.

E anche a Bolzano, ben prima che la mostra diventi un evento di portata virale, inizia già a diffonders­i il malcontent­o. Tra i primi a sollevare dubbi di natura etica e morale, con piglio ironico, il consiglier­e di circoscriz­ione nel quartiere Europa-Novacella ed esponente del movimento cattolico pro-vita Diego Salvadori. «In pieno clima natalizio verranno esibiti corpi umani sezionati, plastifica­ti ed esposti in pose discutibil­i spacciando­li per forme d’arte moderna. — commenta il politico di Alto Adige nel cuore — Con il pretesto della divulgazio­ne scientific­a si mercifica e si spettacola­rizza la morte in un contesto tetro e scabroso. Come se non bastasse, i bambini fino a 4 anni entrano addirittur­a gratis. Tutto questo è arte o è solo una macabra modalità per fare business sfruttando curiosità e voyeurismo di una società che non conosce più il gusto per la bellezza e il senso del rispetto?».

L’idea dei 250 «pezzi» anatomici in bella mostra, tra corpi interi, scheletri e organi, inclusi polmoni danneggiat­i dal fumo e fegati distrutti dalla cirrosi, indispone anche l’ex assessore comunale alla cultura Sandro Repetto, che dell’esposizion­e non ha mai sentito parlare. «Vorrei sapere se c’è una logica. Quale messaggio si vuole portare? — si domanda il neo-consiglier­e provincial­e — Non so se andrei a vedere dei corpi morti, l’idea non mi affascina e se ci capitassi per caso non mi verrebbe voglia di visitarla. Per quel poco che mi è dato di capire mi sembra solo un grande punto di domanda».

A mettere a «Bodies Exhibition» il punto esclamativ­o è invece il suo successore, il nuovo assessore alla cultura di Bolzano Juri Andriollo. «Ne ho sentito parlare e andrò volentieri a vedere la mostra. — confessa entusiasta — Trovo che sia un approccio molto laico a ciò che siamo, alla sostanza della persona spogliata dell’effimero, per ritornare all’essenza dell’uomo. Come le “macchine anatomiche” del 1700 esposte a Napoli nella Cappella Sansevero con i corpi che mostrano l’apparato circolator­io di uomo e donna». Circostanz­a in cui, di fronte al valore scientific­o, anche la religione e la morale avevano fatto un passo indietro.

L’inventore

«Bodies Exhibition» nasce da un’idea dell’anatomopat­ologo Gunther von Hagens

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Per stomaci forti Qui sopra e a destra, alcuni dei corpi «in plastilina» che saranno in mostra a Bolzano

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