Megalizzi, domani ci sarà l’autopsia Trento proclama il lutto cittadino
L’addio in Duomo celebrato dal vescovo Tisi. Luana al suo fianco fino all’ultimo
TRENTO Luana, sempre al suo fianco, compagna di vita, di idee, di battaglie, non lo ha mai abbandonato neppure per un attimo. E non lo farà neppure ora, resterà a Strasburgo e lo accompagnerà, insieme al papà Domenico anche sul suo ultimo viaggio di ritorno verso Trento. Domani, infatti, in Francia sarà eseguita l’autopsia sul corpo del giovane reporter di Europhonica, Antonio Megalizzi, rimasto ferito nell’attentato di martedì sera e morto dopo tre giorni di coma nell’ospedale francese.
Ieri la mamma di Luana Moresco, Luciana, è rientrata in Italia, domani probabilmente tornerà a casa anche Annamaria, la mamma di Antonio, anche se non vi sono ancora certezze. Potrebbe rientrare a breve anche la sorella di Antonio, Federica. Oggi, invece, il papà della fidanzata, Danilo Moresco, tornato in Trentino per motivi di lavoro, potrebbe tornare a Strasburgo per stare accanto ai genitori del giornalista e alla figlia Luana. Lei, ammutolita dal dolore, travolta da un’angoscia che ti toglie il fiato, ha deciso di restare a Strasburgo fino all’ultimo. Sarà accanto al suo Antonio, come ha fatto in questi giorni. Luana, con il suo amore e la sua dolcezza, è sempre rimasta lì, vicina al suo Antonio, al suo fianco anche nella sua ultima lotta, quella per la vita. Una sfida che purtroppo «Mega» ha perso, lui che credeva in un’Europa che avrebbe potuto cambiare il mondo, in valori che rischiano di spegnersi travolti dal passo di tempi troppo incerti. Lui, curioso, aperto, progressista, con nel cuore la politica e il giornalismo, ci ha sempre creduto. È stato «tradito», ucciso dalla follia terrorista, ma resterà un esempio. «Fieri ed orgogliosi di te... Hai dimostrato che noi Megalizzi abbiamo la scorcia, siamo testardi e lottiamo con i denti! Hai fatto tantissimo nella tua breve vita ed hai lasciato qualcosa in chiunque ha avuto il piacere e l’onore di incontrarti... Ciao cugi trentatretrentino...» scrive il cugino Mattia, dalla Calabria, terra di origine di Antonio, in un post su facebook.
Antonio rappresentava l’altra gioventù, quella ricca di ideali, quella che crede nel futuro in «valori e azioni in cui oggi tutti si riconoscono» scrive in una nota il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta. Per onorarlo, nel giorno dei funerali, il sindaco ha deciso di proclamare il lutto cittadino. «Un’adesione simbolica ma importante — si legge in una nota — per condannare con forza la brutalità e l’inutilità delle azioni terroristiche e ribadire che Trento è una città nell’Europa e protagonista, da sempre, nel costante sostegno dell’unità europea». A Palazzo Thun sono state issate le bandiere a mezz’asta in segno di lutto, la stessa iniziativa è stata presa dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.
Ancora non sono stati fissati i funerali del giovane giornalista trentino, saranno forse mercoledì o giovedì, ma è certo il luogo dove si terrà la cerimonia. L’addio ad Antonio Megalizzi si svolgerà in Duomo, sarà il vescovo Lauro Tisi a celebrare la cerimonia per ricordare il giovane, diventato un simbolo.
Sono tantissime le persone che in queste ore si stringono attorno alla famiglia Megalizzi. Nella palazzina, in via Di Centa al civico 2 ai piedi della porta d’ingresso è stato appoggiato un mazzo di fiori bianchi per ricordare il giovane. «Non sappiamo molto, siamo anche noi in attesa di notizie» spiega una vicina di casa dei Megalizzi. Il foglio con la poesia dedicata ad Antonio degli amici è ancora appeso accanto al campanello. Intanto anche il mondo del giornalismo ricorda commosso il giovane reporter. Nei prossimi giorni il presidente dell’Ordine, Mauro Keller, consegnerà ai familiari il tesserino di iscrizione del giovane reporter, che nei prossimi mesi avrebbe completato la pratica per l’ingresso nell’elenco dei pubblicisti. La Fnsi e il sindacato del Trentino Alto Adige pensa invece a un’iniziativa, da concordare con la famiglia, per mantenere viva la memoria di Antonio. «Credo non ci sia migliore risposta all’orrore terrorista che ha tentato di spegnere oltre che il Natale nel cuore dell’Europa quegli ideali nei quali tanti giovani universitari continuano fortemente a credere» afferma il segretario regionale del sindacato, Rocco Cerone.
Il cugino
Hai dimostrato che noi Megalizzi abbiamo la scorcia, siamo testardi e lottiamo con i denti. Hai fatto tantissimo nella tua breve vita
Andrea Fioravanti
Sognavi un’Europa diversa e non lascerò morire l’idea. Noi di Europhonica non permetteremo che tutto sia vano. Nec flere, nec ridere, sed intelligere
Il dolore
Bandiere a mezz’asta nel Comune e nella Provincia. Il sindacato dei giornalisti: «Iniziativa per mantenere viva la memoria»