«Era un’entusiasta Resti un simbolo di unità politica»
TRENTO «Ciao europeista convinto .... ciao ragazzo di Calabria». Un breve post commosso lasciato su facebook. Ha scelto il mondo virtuale, quello amato anche e soprattutto dai giovani, il presidente del consiglio comunale, Salvatore Panetta per salutare il giovane Antonio Megalizzi.
Presidente, Antonio era calabrese come lei, lo aveva conosciuto?
«Ho avuto modo di conoscere il papà e Antonio durante un convegno organizzato dalla Cassa di risparmio, Domenico mi aveva raccontato che aveva fatto un viaggio insieme al mio papà, che ora purtroppo non c’è più, dalla Calabria a Trento. Quando ho saputo della tragedia ho subito pensato a quel giorno, a quel ragazzo che da subito si era mostrato entusiasta e pieno di iniziative.».
Antonio rappresentava quella parte di gioventù, europeista, sana, ricca di valori. Resterà un esempio?
«Lo è e lo sarà in futuro. Questa tragedia ha colpito tutti, sia giovani che meno giovani. Penso ai genitori, vedere il proprio figlio, un ragazzo pieno di iniziative, ucciso in questo modo è inaccettabile. In questo momento il cordoglio sta unendo tutti, anche persone di differenti colori politici. È importante, soprattutto oggi, speriamo che nella disgrazia serva ad unire».
L’unità è una parola nella quale Antonio credeva molto.
«Bisogna ripartire proprio da questo. Sia in politica che fuori si stanno alzando molto i toni, troppo, speriamo che questa terribile tragedia serva ad insegnare a fermarsi un attimo e riflettere e affrontare il mondo in modo diverso. Come voleva Antonio».