Olimpiadi 2026, Trento perde lo sci nordico Zorzi: un errore
Pronto il dossier per il Cio, a giugno si decide. In Regione gare solo a Predazzo e Anterselva
Se l’Italia si aggiudicherà le Olimpiadi invernali del 2026, alcune gare si disputeranno anche in Trentino Alto Adige: il biathlon ad Anterselva e il salto sul trampolino di Predazzo. Il Trentino però perde il fondo. Zorzi: «Un errore non puntare sulla val di Fiemme».
BOLZANO Ai giochi invernali del 2026, se saranno assegnati all’Italia, ci sarà anche un pezzo di Trentino Alto Adige. Bolzano, dove oggi la giunta provinciale dovrebbe dare il via libera al dossier di candidatura, metterà a disposizione lo stadio del biathlon di Anterselva, Trento invece sarà della partita con l’impianto di salto di Predazzo. In compenso il Trentino dovrebbe prendere il fondo: le gare di sci nordico infatti sono previste in Lombardia, in Valdidentro. «Metteremo a disposizione quello che già c’è, senza fare opere faraoniche» commenta il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher. Soddisfatto anche il presidente del Coni altoatesino, Heinz Gutweiniger. «Al momento direi che l’Italia ha il 70% delle chance di portare a casa i Giochi, la Svezia il 30%. Se organizzati bene i giochi possono essere una grande opportunità per il territorio ma se non facciamo le scelte giuste possono trasformarsi in un disastro» dice Gutweniger.
A gennaio il comitato organizzatore dovrà depositare il piano finanziario, a giugno poi ci sarà la decisione del Cio. Al momento le candidature sono soltanto due: quella svedese, che corre con Stoccolma, e quella italiana che corre con il tandem Milano Cortina.
Il dossier, a cui oggi la giunta altoatesina dovrà dare il via libera, prevede la costruzione di due villaggi olimpici con le gare spalmate praticamente lungo tutto l’arco alpino. Gli investimenti maggiori sono a carico di Lombardia e Veneto che si sono tenute anche le gare più prestigiose. Lo sci alpino sarà di scena a Cortina dove sarà realizzato anche la pista artificiale per bob, slittino e skeleton. Questo sarà l’investimento più imponente: la cifra per realizzare l’impianto si aggira intorno ai 35 milioni. La pista infatti dovrà essere anche a prova di terremoto. Milano invece terrà la cerimonia di apertura e tutti gli sport su ghiaccio: ovvero hockey, pattinaggio artistico, pattinaggio velocità e short track.
A questo punto per Trento e Bolzano — che pure avrebbero da offrire impianti all’avanguardia — rimarranno solamente le briciole. Era prevedibile visto che entrambe le Province non sono mai state troppo entusiaste del progetto di portare in Italia i Giochi invernali del 2026.
In Alto Adige si terranno solamente le gare di biathlon, nello stadio di Anterselva che ospiterà anche il Mondiale del 2020. «La struttura è già pronta, abbiamo già fatto importanti investimenti per i mondiali del 2020» chiarisce Kompatscher. «L’unico costo sarà la fidejussione bancaria, ci assumeremo la nostra quota senza problemi» aggiunge il governatore altoatesino che, dopo le iniziali resistenze, ha deciso di salire sul carro.
Anche il Trentino non avrà un ruolo di primo piano. Le uniche gare previste al momento sono quelle di salto che si svolgeranno a Predazzo dove già c’è un impianto. Il Trentino però perde lo sci nordico: le gare infatti si terranno sul circuito della Valdidentro, in Valtellina. Una scelta che nel mondo dello sci nordico ha destato molta perplessità visto che il Trentino potrebbe offrire dei circuiti invidiati in tutto il mondo.