Paccher: «La biblioteca non vada all’ateneo»
Il presidente del consiglio regionale: «La sua sede è qui, non darò l’autorizzazione»
TRENTO La Lega ribadisce la propria posizione: la biblioteca sulle autonomie e le minoranze linguistiche della Regione deve rimanere lì dove si trova. E a Ugo Rossi, che sul Corriere del Trentino di domenica aveva fatto sapere che nella prossima seduta della giunta regionale avrebbe chiesto di trasferire il patrimonio librario all’università, il presidente del consiglio regionale chiederà di fare marcia indietro. «Circa 8.700 volumi degli oltre 30.000 complessivi appartengono al consiglio regionale — dichiara Roberto Paccher — e mi opporrò alla loro cessione».
Paccher cita la convenzione stipulata nel marzo del 2006 dagli allora presidenti della giunta regionale (Luis Durnwalder), consiglio regionale (Mario Magnani) e consiglio provinciale di Trento (Giacomo Bezzi) con la quale si riunivano le tre biblioteche a disposizione dei diversi organismi andando a costituire la biblioteca della Regione: «Parte del patrimonio librario è di proprietà del consiglio regionale e può avere destinazione diversa da quella attuale solo in seguito a un provvedimento approvato dal consiglio regionale stesso o a un decreto del presidente — sintetizza Paccher — e io sono contrario al suo trasferimento in altro luogo». Insomma, la biblioteca deve rimanere in Regione. Il pensionamento della bibliotecaria e il problema degli spazi, due fra le motivazioni che avevano spinto la giunta regionale a pensare a un trasferimento dei volumi, sono «questioni pretestuose», secondo Paccher e l’assessore alla cultura, istruzione e università Mirko Bisesti. «La giunta uscente ha sicuramente una corresponsabilità in questa situazione, trovo bizzarro che ora Rossi intenda avanzare la proposta di trasferire i libri all’università — chiosa quest’ultimo — noi stiamo cercando di rimediare». Fatto sta che domani la giunta regionale si riunirà: «Se dovesse prendere la decisione di affidare la biblioteca all’università (che si è resa disponibile ad acquisire l’intero fondo, per scongiurare che prenda la via dell’Eurac, ndr) faremo valere il fatto che parte dei suoi volumi sono di proprietà del consiglio regionale — conclude Paccher — e per essere spostati è necessaria l’autorizzazione della presidenza del consiglio regionale». Che Paccher negherà.
La seduta Domani si riunisce la giunta regionale