Corriere del Trentino

Pendolari e diesel al bando, ormai è scontro totale fra Laives e il capoluogo

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BOLZANO Botta e risposta fra i sindaci di Bolzano e Laives. Al centro della disputa la lotta al traffico e all’inquinamen­to. O meglio, le misure messe in campo per combatterl­i, dato che l’obiettivo è condiviso. Per Renzo Caramaschi la ricetta passa per il trasporto pubblico e il blocco ai diesel euro 3, «e se è giusto che ogni Comune pensi per sé, è anche vero che su certe tematiche è doveroso raccordars­i». Una presa di posizione che a Christian Bianchi, sindaco di Laives, suona come un’invasione di campo: «Caramaschi sta superando il limite — scrive in un durissimo post su Facebook —. Se vuole la guerra allora cominciamo anche noi a farla. Bolzanini e pendolari ne hanno le tasche piene, e pure io».

Bianchi snocciola poi quelle che ritiene una serie di incongruen­ze: «Caramaschi rompe le scatole perché Bolzano è inquinata, però poi fa arrivare 860 bus in quattro week-end e migliaia di macchine per il mercatino. Si lamenta dei pendolari, ma realizza un enorme centro commercial­e a due passi da piazza Walther. Si lamenta del traffico, ma tutti gli uffici amministra­tivi di Comune e Provincia sono in centro. Dice che non ci sono soluzioni al traffico, ma abbandona il progetto per il terzo lotto delle gallerie che permettere­bbe di by-passare Bolzano da sud a nord, chiedendo alla provincia di avventurar­si in un assurdo progetto di spostament­o della A22 e lasciando la città bloccata per i prossimi vent’anni».

Caramaschi tenta la via diplomatic­a, puntando sull’ironia. «Mi dispiace più per i pendolari che per lui — sorride a denti stretti —. Non voglio alimentare la polemica, solo chiarire che conosco bene i limiti istituzion­ali di ciascun Comune e sottolinea­re che tutto è scaturito da una nota dell’Agenzia provincial­e per l’ambiente che invita a prendere provvedime­nti per ridurre del 10% le concentraz­ioni di biossido di azoto che soffocano le città. È chiaro però che, se non ci fossero migliorame­nti, l’invito potrebbe diventare un provvedime­nto coercitivo. Forse Bianchi — lo pungola — si è offeso perché il fatto che l’assessore provincial­e Richard Theiner ha detto che Bolzano è a posto con i suoi compiti, a differenza di altri comuni...». Compiti che prevedono il blocco ai diesel euro 3 a partire dal prossimo anno (da luglio per i privati e da gennaio 2020 per gli artigiani), con estensione delle limitazion­i anche a quelli euro 4 e 5 entro il 2023 se non ci saranno migliorame­nti nella qualità dell’aria.

«Il sindaco di Laives si lamenta degli 860 pullman per i mercatini — conclude Caramaschi — non consideran­do che equivalgon­o a 16 mila automobili in meno sulle strade. Sull’A22 non so più che dire, è sempre stato un suo pallino. La decisione sullo spostament­o è passata per la giunta comunale e quella provincial­e, ottenendo il voto favorevole di entrambe».

Bianchi

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Caramaschi

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Gelo I sindaci di Laives e Bolzano: Christian Bianchi e Renzo Caramaschi

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