Corriere del Trentino

Per le esequie chiude anche il mercatino

- E. Fer.

TRENTO Le bandiere, a Palazzo Thun, sono a mezz’asta da sabato. Ma domani, quando monsignor Lauro Tisi celebrerà le esequie di Antonio Megalizzi, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta proclamerà il lutto cittadino.

In concomitan­za con la liturgia funebre nella cattedrale, in Comune si osserverà un minuto di silenzio ed è stato chiesto anche alle attività cittadine. Verrà chiuso, inoltre, il Mercatino di Natale in entrambe le piazze. La scomparsa del giovane giornalist­a ha lasciato attonita un’intera città, che si interroga sulla brutalità dell’assassinio e si riconosce nei valori e nelle azioni portate avanti da Antonio nella sua breve vita. È proprio questo il senso della proclamazi­one del lutto cittadino, il riconoscer­si di un’intera comunità attorno alla validità dell’operato della persona scomparsa, per quanto la sua esistenza sia stata breve. «Un’adesione simbolica ma importante per condannare con forza la brutalità e l’inutilità delle azioni terroristi­che e ribadire che Trento è una città nell’Europa e protagonis­ta, da sempre, nel costante sostegno all’unità europea» spiegano da Palazzo Thun.

In concomitan­za con le esequie che verranno celebrate in cattedrale dall’arcivescov­o, verrà osservato in Comune un minuto di silenzio e l’amministra­zione ha chiesto anche ai titolari delle attività commercial­i cittadine di fare lo stesso, abbassando le serrande, le luci o la musica al loro interno: le modalità di adesione sono lasciate alla discrezion­e di ogni singola attività. Chiuderà sicurament­e i battenti, invece, il Mercatino di Natale nelle due sedi di piazza Fiera e piazza Cesare Battisti. Si sospenderà la somministr­azione di cibi e bevande, ma anche la vendita dei prodotti artigianal­i all’interno delle casette, la musica e tutti gli eventi in calendario collegati alle iniziative natalizie. Oggi l’amministra­zione comunale, che si sta coordinand­o con la questura, deciderà anche sulla sospension­e del tradiziona­le mercato settimanal­e del giovedì. Le bancarelle aprono i battenti alle prime ore del mattino ma le bancarelle vengono rimosse solo nel pomeriggio. Sono circa 180 gli espositori che dovrebbero rinviare l’appuntamen­to settimanal­e. È un problema un po’ complesso perché siamo sotto Natale. «Ma è una questione di rispetto» spiegano da Palazzo Thun. Oggi si decide.

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