Olimpiadi, il Trentino avrà quattro discipline
Olimpiadi, ok dell’Alto Adige alla candidatura con Milano e Cortina Venerdì l’adesione del Trentino: avrà sci nordico e altre tre discipline
BOLZANO Dopo un lungo tira e molla anche Bolzano si candida alle Olimpiadi invernali del 2026. Ieri la Giunta provinciale ha dato il via libera all’intesa con la Provincia di Trento e la Regione Veneto per sostenere il percorso di candidatura di Milano e Cortina. La proposta era partita mesi fa dal governatore del Veneto, Luca Zaia, che aveva incontrato l’allora presidente della provincia di Trento, Ugo Rossi e quello della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher per discutere della disponibilità del Trentino-Alto Adige nel fare fronte comune con Cortina. Inizialmente i due governatori avevano espresso perplessità rispetto all’impatto ambientale di un evento del genere. Nel frattempo a Trento è cambiata la Giunta e a Bolzano le posizioni si sono ammorbidite, forse perché i vantaggi sono sembrati maggiori dei costi.
«Condividiamo pienamente la volontà di coinvolgere nella candidatura per le Olimpiadi 2026 non solo la città di Milano e l’area di Cortina d’Ampezzo, ma tutto il territorio delle Dolomiti — ha dichiarato Kompatscher — Si tratta di un’occasione importante per valorizzare una zona unica al mondo dal punto di vista ambientale e paesaggistico, come confermato dalla tutela Unesco. Per questo motivo appoggiamo con convinzione l’idea di una candidatura che sia rispettosa del territorio e che non abbia un impatto pesante sull’ambiente grazie all’utilizzo delle strutture esistenti, come il centro biathlon di Anterselva, e senza opere faraoniche».
L’accordo, che avrà validità fino al 30 giugno 2019, ufficializza la partecipazione dell’Alto Adige alla governance del processo di candidatura, e prevede lo stanziamento di 116.937 euro a copertura del 10% delle spese. Anche la Provincia di Trento sta perfezionando il provvedimento di adesione, che sarà all’ordine del giorno della Giunta provinciale di venerdì prossimo. «Poter partecipare a un’Olimpiade è importante sia per l’immagine del territorio che per il nostro turismo — dice l’assessore provinciale allo sport e al turismo, Roberto Failoni — È un’occasione per farci conoscere nel mondo».
Il dossier che il Coni presenterà a giugno al Comitato olimpico internazionale prevede la costruzione di due villaggi olimpici, uno a Milano e uno a Livigno. In Alto Adige si terranno solo le gare di biathlon, che saranno ospitate nello stadio di Anterselva, già sede dei Mondiali 2020. In Trentino invece dovrebbero svolgersi lo sci nordico (specialità difesa a denti stretti dalle «mire» della Lombardia), la combinata nordica, il salto con gli sci e il pattinaggio di velocità. «Quello che conta adesso è che il fronte Milano- Cortina riesca a spuntarla su Stoccolma — sottolinea Failoni — e che in questa partita il Trentino possa giocare un ruolo decisivo. Le strutture certo non ci mancano, a partire da quelle in Val di Fiemme».
Secondo quanto dichiarato ieri al Corriere dal presidente del Coni altoatesino, Heinz Gutweniger, l’Italia ha il 70% delle probabilità di vincere la sfida. Per farcela però deve fare le scelte giuste. Il dossier è ancora aperto, il piano finanziario andrà presentato entro gennaio. Dopo l’ok di Bolzano, a Trento venerdì potrebbe venire formulata una prima ipotesi sui fondi da stanziare.
I fondi
La Provincia di Bolzano ha stanziato i primi 117.000 euro a copertura delle spese