Dalpez: avanti tutta, ma le due Province dovevano partire prima
«Siamo soddisfatti di questa decisione, anche se la partita si poteva giocare meglio». Angelo Dalpez, vicepresidente vicario nazionale della Federazione italiana sport invernali, commenta così la decisione delle Province di Bolzano e Trento di formalizzare l’accordo con il Veneto per le Olimpiadi invernali del 2016.
Cosa intende?
«Dopo il referendum in Tirolo, Trentino-Alto Adige e Veneto avrebbero potuto fare da subito fronte comune per una candidatura forte».
Crede che se ci si fosse impegnati prima si sarebbe potuto ottenere di più?
«Forse sì. Comunque siamo molto fiduciosi. Credo che il Trentino-Alto Adige abbia delle ottime strutture. Anterselva ad esempio è senza dubbio la sede ideale per le prove di biathlon. In un primo momento si era parlato di Cortina, ma non avrebbe senso. Per non parlare della Val di Fassa dove da anni si tengono gli allenamenti della nazionale di sci alpino».
Quale può essere il contributo del Trentino- Alto Adige in questa corsa per le Olimpiadi?
«Sicuramente sia i trentini che gli altoatesini possono insegnare molto a livello organizzativo. Venerdì abbiamo il consiglio federale a Madonna di Campiglio e avremo modo di parlare anche della candidatura».
Ci sono buone speranze per l’Italia?
«Siamo tutti molto positivi, a cominciare dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. Forse già a fine febbraio si potrebbe sapere qualcosa di più. Ma si deciderà solo a giugno».