Biotopo al posto della pista La Provincia boccia la proposta
Il Comune di Laives voleva ostacolare lo scalo. Seppi duro: ricorreremo
BOLZANO Prosegue il braccio di ferro tra la Provincia e il Comune di Laives sul futuro dell’aeroporto di San Giacomo. Ieri la giunta provinciale ha dichiarato improcedibili le modifiche al Puc del Comune di Laives, con le quali si intendeva realizzare un biotopo nella zona dell’aeroporto per ostacolare l’ampliamento della pista. Ma Laives non ci sta ed il suo vicesindaco Giovanni Seppi annuncia un probabile ricorso contro la delibera.
Per comprendere la vicenda bisogna fare un passo indietro. Poco più di un mese fa la Provincia, dando seguito all’esito del referendum che nel 2016 aveva sancito lo stop dei fondi pubblici per il potenziamento dell’aeroporto, aveva avviato la gara pubblica per dismettere la propria partecipazione nella società Abd, che gestisce lo scalo. Nel farlo, era stato però precisato dal presidente Arno Kompatscher che «chi deciderà di subentrare alla Provincia nella gestione dell’aeroporto di Bolzano dovrà rispettare il masterplan, che prevede l’allungamento della pista». Il Comune di Laives, che si era sempre apertamente schierato contro l’ampliamento della pista, aveva visto questo annuncio come beffardo. Temendo che il futuro gestore dell’aeroporto — pur non essendo un ente pubblico, come stabilito dal referendum — sia non solo intenzionato ma perfino costretto ad allungare la pista (con un conseguente maggior traffico, ed aerei più grandi), il Comune di Laives era corso ai ripari, avviando una procedura per introdurre delle modifiche al piano urbanistico e paesaggistico allo scopo di creare un biotopo nella zona dell’aeroporto di San Giacomo. In base a questa proposta del Comune di Laives, la zona aeroportuale avrebbe dovuto in sostanza venire riportata alla situazione antecedente la modifica del 2013, quindi prima del masterplan che prevedeva l’ampliamento della pista di decollo e atterraggio da 1.294 a 1.432 metri. Va ricordato che quel masterplan venne convalidato dall’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, cioè l’autorità nazionale del settore.
Ieri la giunta provinciale ha dichiarato «improcedibili» le modifiche proposte dal Comune di Laives, contro le quali si erano già espressi anche la società di gestione Abd e lo stesso Enac. I vincoli previsti dalla delibera di Laives sono quindi inefficaci: niente biotopo, dunque, al posto della pista. Alla base di questa decisione — spiega la Provincia — vi sono diverse considerazioni: innanzitutto la gestione del servizio aeroportuale rappresenta un “servizio di interesse economico generale”, come stabilito dalla Commissione Europea. In secondo luogo, come già indicato dal Consiglio di Stato, il masterplan rappresenta uno strumento di pianificazione con una posizione giuridicamente sovraordinata rispetto agli altri strumenti urbanistici. Infine, un eventuale stralcio dell’ampliamento della pista si muoverebbe contro gli interessi economici della società inhouse che gestisce l’aeroporto stesso, soprattutto alla luce della procedura di dismissione dell’intero pacchetto azionario detenuto dalla Provincia in Abd.
Il presidente della Provincia Kompatscher precisa inoltre: «La previsione di un biotopo all’inizio o alla fine della pista di atterraggio e di decollo contrasta con le linee guida dell’Enac per la gestione del rischio nelle vicinanze degli aeroporti». Il Comune di Laives però non ci sta, e annuncia battaglia: «La delibera della Provincia è del tutto anomala, soprattutto nella tempistica — commenta il vicesindaco Seppi, della Svp — Noi non avevamo ancora chiesto un parere alla Provincia della nostra delibera, che era stata solo pubblicata nell’apposito albo. Eppure, contrariamente a quanto avviene di prassi, la Provincia si è subito espressa, anche in assenza di una nostra richiesta di parere. Inoltre la ripartizione provinciale urbanistica aveva definito legittimo l’avvio della nostra iniziativa.
Infine non si capisce l’interessamento dell’Enac per un aeroporto ormai declassato, come quello bolzanino. Per tutte queste ragioni siamo pronti a fare ricorso». Sulla vicenda interviene anche il Team Köllensperger, che si chiede: «Perché prevedere un biotopo proprio davanti alla pista di atterraggio di un aeroporto?». Ieri, intanto,la giunta provinciale ha anche deliberato la prosecuzione per il 2019 della convenzione che regola i rapporti tra Provincia e Abd. «L’accordo verrà comunque cancellato non appena il pacchetto azionario di proprietà della Provincia verrà definitivamente ceduto» ha concluso Kompatscher.
La gara
Palazzo Widmann cede le quote in Abd Nel masterplan resta previsto l’ampliamento