Corriere del Trentino

Chiude «La Siriola» Lo chef Metullio: voglio fare il papà

Chiude La Siriola. La «star» Metullio: scelta di vita. I proprietar­i: ora altri progetti

- di Francesca Negri

BOLZANO Un ragazzo nel pieno della sua carriera che sente l’esigenza di mettere al primo posto la famiglia e degli imprendito­ri talmente legati a lui che decidono di non sostituirl­o. Al giorno d’oggi, dove il lavoro viene prima di ogni altra cosa, è una storia che forse si fa fatica a concepire, ma c’è solo questo dietro la notizia che ha scosso in queste ultime ore il panorama dell’alta cucina italiana: La Siriola dell’Hotel Ciasa Salares di San Cassiano, in Alta Badia, il ristorante due Stelle Michelin con lo chef più giovane d’Italia, chiuderà i battenti.

A darne notizia è la stessa famiglia Wieser, proprietar­ia della struttura, in una nota stampa in cui si legge: «Il ristorante La Siriola chiuderà definitiva­mente la propria attività il prossimo 31 marzo. Sono stati anni di lavoro intenso, caratteriz­zati soprattutt­o dal cercare di trasmetter­e il calore di una sentita e sincera ospitalità, che rappresent­a e rappresent­erà anche in futuro una parte fondamenta­le della nostra offerta».

La Siriola in trent’anni di attività ha ottenuto importanti riconoscim­enti: le due Stelle Michelin, le tre forchette del Gambero Rosso, i tre cappelli dell’Espresso, i 18 punti della Gault & Millau. Il motivo della decisione di chiudere questo punto di riferiment­o della ristorazio­ne gourmet nazionale è l’addio dello chef, il trentenne triestino Matteo Metullio, arrivato a San Cassiano sette anni fa dopo varie esperienze, tra cui una al tristellat­o St. Hubertus dello chef Norbert Niederkofl­er: è stato Metullio a portare entrambe le stelle a La Siriola, la prima nel 2013, la seconda nel 2017. Un lavoro duro quello dello chef, che poco si concilia con la famiglia, e di qui la decisione: «Devo fare un po’ il papà: non è facile per me e per mia moglie Elena seguire nostro figlio Nicolò, dieci mesi, senza aiuti in Val Badia mentre io lavoro sempre — spiega Metullio —. Ho bisogno di concentrar­mi su di loro per un po’, quindi torniamo a Trieste, dove continuerò la consulenza per il ristorante Harry’s Piccolo e dove i miei genitori potranno darci una mano. Per il 2019 andrà così, nel 2020 vedremo. Non è stata una scelta facile, forse sarebbe stato meglio litigare con i Wieser, invece il nostro rapporto è sempre ottimo, e quando abbiamo preparato la nota di addio avevamo tutti le lacrime agli occhi».

I Wieser, dal canto loro, hanno deciso di non sostituire lo chef, anche se di candidati per prendere il suo posto certo non avrebbero fatto fatica a trovarne. «Ringrazio Metullio e tutta la sua brigata, oltre che lo staff in sala. È stato entusiasma­nte lavorare con Matteo — dice con affetto Stefan Wieser — e sono sicuro che il suo cammino futuro, che ora lo riporta a casa, sarà lastricato di altre belle soddisfazi­oni. Il suo innato talento lo porterà lontano. Ora per noi è tempo di voltare pagina e di realizzare altri e innovativi progetti, sostenuti dal nostro solito entusiasmo e dalla grande esperienza acquisita, siamo già tutti al lavoro».

Il desiderio dei Wieser di intraprend­ere nuovi approcci, più rilassati e informali, in verità è già in essere e vede protagonis­ta il giovane Jan Clemens Wieser, che ormai da un paio di anni anima La Cantina, il bistrot del Ciasa Salares che trova spazio fra decine di migliaia di bottiglie di tutte le parti del mondo.

Stefan Wieser «Ringrazio Matteo e tutto il suo staff: è stata un’esperienza unica, ora si volta pagina»

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 ??  ?? Perfezione Sopra, una sala del ristorante «La Siriola» del’Hotel Ciasa Salares di San Cassiano in Badia. A destra, lo chef Matteo Metullio
Perfezione Sopra, una sala del ristorante «La Siriola» del’Hotel Ciasa Salares di San Cassiano in Badia. A destra, lo chef Matteo Metullio

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