Bullismo, film realizzato dagli studenti
«Se picchio mia figlia? Certo, mi avrà mica preso per una mamma inadeguata?». Parlare del bullismo esaltando la violenza è talmente fuori dagli schemi da funzionare. Ovviamente non in modo gratuito, ma attraverso un progetto strutturato dall’assessorato comunale per i giovani in vista della Giornata mondiale dedicata al tema. I ragazzi della 2C del liceo Pascoli hanno realizzato un mockumentary: in pratica, un cortometraggio realizzato con le tecniche del documentario di inchiesta, ma finto. Un mezzo molto usato dai registi di Hollywood che, in questo caso, ha portato ad un rovesciamento dei valori con l’esaltazione della violenza e della prepotenza. Un effetto ottenuto immaginando un ipotetico provino per trovare la più «bulla» della scuola e premiarla. Con la collaborazione del Cineforum e di Andreas Perugini a dirigere i ragazzi è stato chiamato il regista Federico Greco, specialista di questa tecnica. Ieri mattina la proiezione al Filmclub alla presenza di 300 studenti, seguita da un dibattito interattivo con esperti lo psicologo Giuseppe Maiolo, la referente per il cyberbullismo Valeria Angelucci, il vicequestore Giuseppe Tricarico e la psicologa della polizia Silvia Mulargia. Il cortometraggio, intitolato «Un gesto di inutile e immotivata gentilezza», ha catturato l’attenzione dei ragazzi con il linguaggio del paradosso e della risata che fa riflettere. «E’ stata un’idea vincente — chiude l’assessore Angelo Gennaccaro — che ha permesso ai ragazzi di fermarsi a pensare senza lezioni “troppo” accademiche o impostate». (A. C.)