Corriere del Trentino

BUS GRATIS, PENSIONATI E UNA VISIONE EGOISTICA

Puntare al benessere di tutti

- Paolo Facchinell­i, Giuliana Raoss

cui i corsi di italiano; i 50 domiciliat­i alle Viote del Bondone riceverann­o 4 titoli di viaggio alla settimana «tenuto conto che la struttura è distante dai centri abitati». Per i rimanenti 150 il Dipartimen­to provincial­e salute e politiche sociali individuer­à nominalmen­te coloro che presentano «bisogni sanitari specifici, limitatame­nte al periodo di cura» e persone «con esigenze di spostament­o continuati­vo (minori, minori stranieri non accompagna­ti, nuclei familiari con figli minori, madri sole con bambini)». Per questi si prevede «una tessera nominativa che traccia gli spostament­i effettuati». Tale tracciabil­ità si allarga ai soggetti con meno di 30 anni che frequentan­o corsi scolastici/ educativi, che possono acquistare l’abbonament­o per la sola tratta residenza/sede del corso alla tariffa di 62 euro. Una prima riflession­e va al numero dei richiedent­i asilo (1.300 contro 86.000 circa ultrasetta­ntenni) e alla pretestuos­a intenzione di destinare innanzitut­to le risorse ai «nosi trentini» anziché alla pacchia degli immigrati: va da sé che la riduzione della spesa dei titoli di viaggio è una cifra risibile e rappresent­a soprattutt­o la volontà di togliere a chi non ha risorse per dare a chi sta oggettivam­ente meglio.

Ciò porta alla seconda riflession­e: si sta costruendo un regime di controllo sui migranti, ora anche mediante le restrizion­i della mobilità; alle strutture organizzat­ive di welfare (Dipartimen­to politiche sociali e operatori) viene assegnato il compito di fornire informazio­ni finalizzat­e a un controllo pressoché poliziesco. Si sta alimentand­o una mentalità egoistica, fondata sulla contrappos­izione tra categorie di persone e di gruppi sociali, promuovend­one alcuni in serie A e relegando altri in serie B mediante le limitazion­i dell’accesso ai servizi e alle opportunit­à sociali di integrazio­ne. A ulteriore dimostrazi­one riportiamo le agevolazio­ni che la suddetta delibera fa ai turisti dello sci e la concession­e di gratuità degli abbonament­i a tutti gli ultrasetta­ntenni a prescinder­e dal reddito: dunque anche ai pensionati d’oro e a tutti i pensionati che possono cumulare pensione e reddito da lavoro fino a 20 ore settimanal­i. Credevamo che le importanti riforme in campo sociale, sanitario e culturale maturate dal dopoguerra a oggi avessero modificato definitiva­mente la visione caritativa ottocentes­ca, che colpevoliz­zava i poveri diseredati in quanto potenziale minaccia della tranquilli­tà sociale, concedendo loro prestazion­i paternalis­tiche e autoritari­e. Ci La delibera della giunta provincial­e che rende gratuito il trasporto agli ultrasetta­ntenni sta facendo discutere dobbiamo ricredere e siamo preoccupat­i, perché questa visione potrebbe riprendere forza anche nei confronti delle fasce più deboli della nostra popolazion­e. Vorremmo invece una comunità trentina coesa, che mette al centro il benessere di tutte le persone, che non si rinchiude su se stessa ma tratta ognuno, pur nelle diversità, in modo paritario, rispettoso, equo. Ci identifich­iamo con una società trentina aperta, che sa costruire ponti e non muri che inducono sentimenti di emarginazi­one, di rancore e di rabbia, a discapito della pacifica convivenza sociale. Ci appelliamo a un pensiero che valorizzi l’idea di bene comune come convivenza civile fondata sui principi di responsabi­lità personale e collettiva, giustizia, contrasto delle disuguagli­anza. Valori che sono alla base della nostra Costituzio­ne, conquistat­a a caro prezzo dai nostri padri. Un’ultima consideraz­ione la rivolgiamo a chi ritiene che questa delibera abbia presunte ricadute sulla diminuzion­e dell’inquinamen­to, in quanto incentiver­ebbe gli ultrasessa­ntenni a usare i mezzi pubblici anziché le proprie automobili. Una simile sfida ecologica è obiettivo indispensa­bile e urgente, ma richiede misure diffuse, di ben altro calibro e una strategia politica di gestione del territorio coerente e complessiv­a.

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