Upt, c’è il veto sulla tessera di Mellarini
La questione, probabilmente, non si porrà nemmeno: dopo i trascorsi (burrascosi) e dopo una campagna elettorale che lo ha visto apertamente schierato a favore dell’ex upitino Mario Tonina (oggi vicepresidente pro tempore della Provincia, in forze a Progetto Trentino), Tiziano Mellarini difficilmente busserà nuovamente alla porta dell’Unione per il Trentino per chiedere e ritirare una tessera del partito.
Ma nella sede di Trento Nord l’ipotesi è stata quantomeno valutata. Con una sentenza che, vista la situazione, non poteva che andare in una direzione segnata: nella campagna di tesseramento in programma per cercare di rinnovare volti e contenuti di un movimento uscito con le ossa rotte dalle ultime tornate elettorali, il nome dell’ex segretario è stato «bollato» di nero. Detta in altri termini: se anche Mellarini volesse avere la tessera, dal partito la risposta sarebbe negativa.
Un veto inevitabile. Ma quantomeno inusuale considerato che fino a pochi mesi fa l’ex assessore provinciale occupava il ruolo più alto all’interno dell’Upt.
E non è tutto. Nell’operazione di «svecchiamento» in atto in via Lunelli, qualche resistenza si respira anche nei confronti dei (pochi) esponenti storici rimasti in campo anche dopo la debacle. Con Mellarini e Tonina definitivamente «cancellati» dalle liste e con l’ex assessore Mauro Gilmozzi decisamente defilato, dal partito si cerca di spingere in avanti soprattutto le giovani leve. Tentando di coinvolgere, nel prossimo tesseramento (che dovrà essere accompagnato anche dalla firma di un documento «valoriale»), anche persone oggi esterne all’Upt ma simpatizzanti.
A farne le spese sarebbero proprio le figure che negli anni scorsi hanno caratterizzato il volto del partito: da Lorenzo Dellai a Vittorio Fravezzi. La nuova linea sarebbe quella di andare oltre l’immagine che l’Upt si è costruita in questi anni, evitando quindi di associare il partito ai soli soggetti che lo hanno rappresentato.