Corriere del Trentino

Tra CasaPound e anarchici sfida a distanza in piazza

Foibe: contatti evitati. Torino: trentini negli scontri

- Margherita Montanari

TRENTO Le polemiche anarchiche alla proiezione di Red Land al cinema Astra erano solo il primo episodio di un copione di scontri tra fascisti e antifascis­ti che si ripete ogni anno, in occasione del 10 febbraio. Un’altra Giornata del ricordo in memoria delle vittime delle Foibe passa con momenti di tensione.

In Via San Francesco alcuni militanti di CasaPound hanno organizzat­o la cerimonia di commemoraz­ione di fronte al tribunale, in corrispond­enza della lapide che ricorda le vittime. Non si è fatta attendere la risposta dei manifestan­ti antifascis­ti e dei gruppi anarchici, che già un’ora prima dell’arrivo di CasaPound avevano bloccato piazza Venezia. Da piazza Fiera protestava­no una ventina di persone del Collettivo Refresh. A bloccare la rotatoria di piazza Venezia, invece, una cinquantin­a di anarchici. Hanno ricordato la solidariet­à ai militanti del torinese, il cui Asilo di via Alessandri­a è stato sgomberato dopo 24 anni di occupazion­e (al corteo a Torino erano presenti anche alcuni anarchici del gruppo di Rovereto). Ma più di tutto hanno lamentato la celebrazio­ne delle vittime delle Foibe. Avevano già annunciato in un volantino apparso ieri che un corteo antifascis­ta sarebbe partito alle 19 da piazza Santa Maria Maggiore. «Contro la presenza dei fascisti di CasaPound che oggi, grazie alla falsificaz­ione delle vicende riguardant­i i cosiddetti martiri delle Foibe vorrebbero commemorar­e indisturba­ti gli aguzzini e i colonialis­mi di ieri», scandiva il manifesto. Per poi aggiungere: «Ancora Partigiani».

Arrivati verso le 20.45 in una cinquantin­a, in un cordone silenzioso, i manifestan­ti di CasaPound hanno invece acceso alcune fiaccole in silenzio,

per poi criticare la presenza di una protesta anarchica, oltre che il «velo levato attorno alle Foibe». Fino al momento finale della cerimonia sono stati in silenzio, rotto al grido di «Onore ai martiri delle foibe». Un grido sovrastato dalle urla di polemica, che non si sono placate per tutta la durata della cerimonia. Lo scontro diretto è stato evitato. Le forze di polizia avevano blindato la via per evitare il contatto fra i due gruppi antagonist­i. L’atmosfera si è fatta più tesa soltanto al termine della cerimonia, quando il gruppo di CasaPound si è riversato al centro di via San Francesco. Un’istigazion­e, a cui sono seguiti solo sguardi provocator­i agli anarchici, che nel frattempo si erano avvicinati al cordone di polizia.

Una pagina di storia non nuova a ideologizz­azioni quella sulle foibe. La solennità della giornata, infatti, porta ad alzare i toni — ei modi — di un dibattito solitament­e rilegato ai social network. In molte città italiane, anche a Trento.

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 ??  ?? Ideologie A destra il cerimonial­e di CasaPound in largo Pigarelli; sopra il presidio anarchico e la polizia (Rensi)
Ideologie A destra il cerimonial­e di CasaPound in largo Pigarelli; sopra il presidio anarchico e la polizia (Rensi)

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