«Mediocredito per frenare gli altoatesini»
«Sparkasse vuole allargarsi sempre di più in Trentino? Non metto in dubbio i successi della banca, ma mi chiedo perché mai ciò debba avvenire. Soprattutto perché mi sembra che manchino le ultime valutazioni sul rating». Così Filippo Degasperi, consigliere provinciale trentino M5s, intervenuto sulle mire espansive dell’istituto altoatesino. L’ad di Sparkasse, Nicola Calabrò, spiega perché in questo momento la banca non abbia un rating aggiornato. «Un anno e mezzo fa abbiamo deciso di rinunciare al rating, che serve soprattutto quando un soggetto deve andare sul mercato. Adesso stiamo lavorando con due società, probabilmente avremo una nuova valutazione del rating per la fine del 2019». A Degasperi però più che altro sta a cuore la situazione trentina, che vede il credito cooperativo in progressivo ritiro, soprattutto sul fronte dei prestiti alle imprese. «Si lasciano spazi e le banche altoatesine si infilano. Mi sembra normale. Ma perché non facciamo funzionare Mediocredito? A che punto è la vendita delle quote a Ccb? La perizia ha determinato il valore della banca a 120 milioni di euro, una grossa svalutazione rispetto al bilancio 2016 che indicava in 180 milioni l’insieme di patrimonio netto, capitale e riserve».