Ue, lo studio radio del parlamento intitolato al trentino Megalizzi
Ieri i due mesi dall’attentato. L’università di Pisa ha istituito una borsa di studio
TRENTO A due mesi dall’attentato di Strasburgo, il ricordo di Antonio Megalizzi è più vivo che mai. L’eco che la sua storia umana e professionale, più che la stessa tragica morte, ha avuto nella comunità italiana e non solo è testimoniata dalla bella serie di iniziative che stanno nascendo in questi giorni in tutta Europa. Da Trento a Pisa a Strasburgo, istituzioni di diversa natura si stanno muovendo per far sì che il lavoro e l’impegno di Antonio Megalizzi siano di esempio e sprone a una generazione di giovani giornalisti e universitari. Anche il Corriere della Sera ha lanciato un format da qui al voto delle europee per ricordare Antonio.
A pochi giorni dalla notizia che la Provincia di Trento si impegnerà a onorare la memoria di Antonio Megalizzi con un euroforum annuale di giovani europei, l’Università di Pisa annuncia il finanziamento di una borsa di ricerca a lui dedicata. Sei mesi di ricerca e 8000 euro a disposizione per indagare i nuovi modelli di giornalismo necessari per comunicare l’Unione Europea e i suoi valori. Proprio ieri la redazione di Europhonica ha annunciato la ripresa della consueta attività di informazione: «Come redazione continueremo a fare quello che ci riesce meglio e in cui crediamo: raccontare la nostra Europa». Annuncio che è stato celebrato con l’intitolazione ufficiale dello studio radio del Parlamento europeo ad Antonio e al suo collega Barto Pedro Orent-Niedzielsk.