La vicepresidente Franch: Mattarei corretta
«Cooperazione, la mia linea è di rappresentare il sociale»
«Non entro nel merito di dichiarazioni che ho appreso dai giornali », dice Mariangela Franch, vicepresidente di Federcoop, a proposito di quanto affermato ieri dai rappresentanti del sociale in merito alla scelta di abbandonare il cda. «Nessuna chiusura verso l’ala sociale, le tensioni vanno affrontate nelle sedi istituzionali», sostiene la vicepresidente al centro di violenti polemiche che ricorda: «Il settore sociale è un insieme composito. La mia linea è rappresentare tutte le cooperative sociali».
TRENTO È stato il nodo del mercato del legname il tema che ha tenuto banco ieri nella lunga giornata di audizioni della commissione speciale di studio sui danni causati dal maltempo. Tanti i soggetti che si sono alternati al tavolo: dal Consiglio delle autonomie all a Ma g n i f i c a c o muni t à d i Fiemme, fino agli imprenditori e ai sindacati.
Il primo stimolo è stato lanciato da Paride Gianmoena, presidente del Consorzio dei Comuni, che ha proposto un fondo di rotazione per aiutare i Comuni che riescono a trovare le ditte per fatturare la vendita a piazzale. «I costi relativi alla fatturazione per le piante schiantate — ha detto il presidente — stanno salendo e le aziende locali non riescono a lavorare tutto il legna- me, perché sono abituate a quantitativi minori». Proprio per ca l mierare i l mercato, Gianmoena ha suggerito di valutare la possibilità di un acquisto unico da parte della Provincia. Roberto Giovannini, presidente delle Asuc, ha messo in fila i problemi «di sopravvivenza» per le stesse Asuc, chiedendo la massima disponibilità da parte della Provincia per sostenere gli usi civici in questo periodo. Giovannini, così come le Regole, ha sollecitato il ripristino di sentieri e paesaggio. Sui prezzi del legname si è soffermata anche la Magnifica comunità di Fiemme: lo scario Giacomo Boninsegna ha sottolineato i problemi per «gli utilizzatori di legname tondo, tra i quali sembra prevalere un sentimento di attesa di volontà di acquisto a prezzi più bassi rispetto a quelli precedenti la catastrofe».
Tema alla base anche dell’intervento di Pierangelo Baldo di Confindustria: «Le aziende del legno — ha spiegato — sono preoccupate per la tenuta del prezzo del legname». Baldo ha ricordato anche i danni ingenti anche nel settore degli impianti a fune. «La Provincia — è stato l’auspicio di Paolo Sandri, presidente del settore imprese boschive del Trentino — dovrebbe conservare il legname sul territorio invece di lasciarlo portare via». Un «no» all ’ uti l i zzo dei lavoratori del Progettone per l’emergenza è arrivato infine dai rappresentanti sindacali.