«Cavalese, la sala operatoria per i parti fa saltare 130 interventi ortopedici»
Interrogazione di Degasperi (M5s) sull’ospedale fiemmese. «Maretta» tra i medici
TRENTO I nodi sarebbero più d’uno. E, in parte, sarebbero emersi già a dicembre, quando il punto nascite era stato ufficialmente riaperto.
È però con l’avvio della stagione invernale che i problemi si sarebbero acuiti: del resto, l’ospedale di Cavalese è da sempre uno dei punti di riferimento per il soccorso a chi, durante le discese con gli sci, f i ni s ce a terra. Con conseguenze — più o meno gravi — per braccia o gambe.
E proprio di fronte all’arrivo delle decine di «vittime» delle cadute sugli sci, la struttura fiemmese avrebbe mostrato i suoi l i mit i . Megl i o : i suoi «nuovi» limiti. In sostanza, la destinazione di una delle sale operatorie dell’ospedale al punto nascite avrebbe, di fatto, limitato di molto l’operatività della struttura. Costringendo molti pazienti ortopedici a un trasferimento al - l’ospedale di Trento. Finito, a sua volta, in sofferenza proprio per il carico di lavoro superiore al normale.
A sollevare il caso, in una interrogazione depositata in queste ore, è il capogruppo provinciale del Movimento 5 Stelle Filippo Degasperi. Che ricorda in primo luogo le deroghe concesse dal ministero per l’apertura del punto nascite: «La prima deroga — scrive Degasperi — riguarda il numero di parti che dovrebbe essere almeno 500, ma che tale non è mai stato (nei primi due mesi di riapertura, da dicembre a fine gennaio, i parti sono stati 27, ndr). La seconda deroga riguarda la destinazione di una sala operatoria al blocco parto. Tale deroga si sarebbe resa necessaria per una sottovalutazione da parte dell’Azienda sanitaria». Quindi il problema: «Mi risulta — prosegue il consigliere — che per eseguire quattro tagli cesarei non sono stati resi possibili 130 interventi ortopedici in quanto la sala operatoria in cui tali interventi avrebbero dovuto essere eseguiti è stata destinata ai tagli cesarei». La conclusione è netta: «Se l’apertura del punto nascite di Cavalese ancora in fase sperimentale è stata accolta con grande soddisfazione dalla popolazione, la diminuzione degli interventi ortopedici preoccupa molto». Per questo il consigliere pentastellato c hi e de a l pre s i dente del l a Provincia Maurizio Fugatti la conferma dei dati (130 interventi ortopedici non eseguiti a causa dei tagli cesarei) e il bilancio esatto dei parti effettuati nella struttura fiemmese da dicembre ad oggi.
Ma il calo degli interventi ortopedici, secondo le indiscrezioni, starebbe provocando anche un altro problema. Legato, questa volta, al personale che lavora nel nosocomio di valle. In sostanza, la riduzione dell’attività — legata a ppunto a l l a pre s e nz a de l punto nascite — sarebbe alla base di una certa demotivazione tra i medici dei settori di ortopedia dell’ospedale. Tanto che qualcuno si starebbe addirittura guardando attorno per valutare eventuali altre offerte di lavoro in altre strutture della penisola. Una situazione che, in valle, starebbe s o l l e va n d o q u a l c h e preoccupazione sul destino della struttura.