Valanga a cima Mut, 5 skialper salvi Donna trascinata contro un albero
Ida Parisi portata in elicottero all’ospedale, non è grave. Il marito: grande spavento
TRENTO «Un grande spavento. È scivolata, è stata trascinata ed è finita contro un albero, ma per fortuna sta bene». È seduto nella sala d’aspetto del pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento il marito di I da Parisi , la scialpinista di Ponte Arche, 54 anni, travolta insieme ad altre quattro persone da una valanga che si è staccata ieri mattina nella zona dei Prati Imperiali, in val dei Mocheni, sotto la cima Mut del Lagorai, a circa 1900 metri di quota. Ida Parisi, un volto noto tra gli appassionati di montagna, arrampicata e scialpinismo, molto esperta, ieri mattina era partita insieme ad un’amica per una gita sulla neve. La giornata di sole, le temperature non troppo rigide, sembravano l’ideale per un’escursione in quota con gli sci. Ma il gruppo di appassionati è stato tradito dal vento.
«Lei non conosce quella zona» spiega ancora il marito, che è rimasto in attesa degli accertamenti medici sulla moglie insieme alla figlia. «È una frequentatrice del Brenta, ma la sua amica invece conosceva la zona e così le ha proposto di andare in valle dei Mocheni» spiega. Ida ha battuto contro un albero ma è riuscita a «galleggiare» sul manto bianco anche se la neve in faccia le to- glieva il respiro. Sulla fronte sopra il sopracciglio ha una ferita, poi botte un po’ in tutto il corpo. «Più sulle gambe — continua il marito — ma per fortuna è andata bene, non è nulla di grave». Ida nel primo pomeriggio è stata trasferita all’ospedale di Rovereto, se la caverà in una quindicina di giorni, ma la paura è stata tanta. La stessa che hanno provato in quei brevi momenti gli altri quattro scialpinisti t r avolti, l’amica della donna è rimasta illesa e anche gli altri tre scialpinisti, tutti trentini tranne uno straniero, sono riusciti a rimanere in superficie e riemergere dalla neve da soli. Per fortuna nessuno è stato som- merso completamente.
Erano le 10.40 circa quando è scattato l’allarme. Sono subito partite le squadre del soccorso alpino dell’area operativa del Trentino centrale ed è stato allertato l’elicottero di Trentino Emergenza che ha portato in quota l’unità cinofila, il personale del soccorso alpino e l’equipe medica. Tutti gli scialpinisti sono stati trovati in superficie, erano riusciti liberarsi da soli dalla coltre bianca, solo Ida Parisi, dolorante e ferita, è stata accompagnata all’ospedale in elicottero. La valanga, lunga circa 200 metri, è stata bonificata dal soccorritori che hanno poi accompagnato a valle gli scialpinisti illesi. Secondo i primi accertamenti il vento, che ha causato fragili lastroni di neve, ha tradito il gruppo di appassionati. Ieri la zona presentava un grado di pericolo valanghe «marcato», grado 3 su una scala di 5. «Serve la massima attenzione» raccomandano gli esperti di Meteotrentino. «Il rischio maggiore è sopra quota 1.800 metri — s pi e g a i l ni vo l ogo
Valle dei Mocheni Paura in quota, gli sciatori si sono liberati da soli. Meteotrentino: «Serve attenzione»
Marco Gadotti — il vento causa dei depositi di circa 15 centimetri, sono dei lastroni di neve da vento molto rigidi e duri che non si sono amalgamati con gl i s t r at i i nferi ori di neve e quindi basta un debole sovraccarico e si creano delle fratture che scatenano la valanga. È consigliabile evitare le creste sottovento». Anche nei prossimi giorni l’allarme valanghe resterà di grado 3, fino a giovedì quando il vento cesserà e quindi calerà il rischio di cedimenti del manto nevoso.