Lorenzetti fa riposare la sua squadra Itas, contro l’Amriswil è una formalità
Infortuni e stanchezza, turnover obbligato. Per passare il turno basta vincere due set IL RITORNO DI COPPA CEV
Vincere due set (possibilmente risparmiando la maggior quantità di energie possibile). È questo l’obiettivo che la Trentino Itas deve centrare questa sera: tanto basterebbe, infatti, alla squadra di casa, per staccare il pass per la qualificazione alla semifinale di coppa Cev in virtù del 3-0 maturato nella gara d’andata dei quarti. Battere l’Amriswil, tuttavia, potrebbe essere l’ultima delle difficoltà in casa Trentino volley: i grattacapi maggiori, in q ue s to momento, a r r i va no dall’infermeria.
S re c ko L i s i na c e S i mone Giannelli sono fermi: il primo è alle prese con un problema al polpaccio che lo aveva limitato già nel match giocato sabato sera a Bologna, il secondo accusa un risentimento agli addominali. Non saranno di certo della partita stasera. Ma da valutare ci sono anche le condizioni di Uros Kovacevic, che lamenta problemi alla schiena:
Il tecnico Sappiamo che i prossimi 15 giorni qui saranno critici per quanto riguarda l’organico
Angelo Lorenzetti, insieme allo staff medico e tecnico, valuterà all’ultimo se gettarlo nella mischia o preservarlo in vista dei futuri appuntamenti. Troverà di nuovo spazio in campo Lorenzo Codarin dunque, dopo l a buona pre s t a z i one in Coppa Italia. Nel sestetto base figurerà anche Nicola Daldello, che già si era ben destreggiato nella gara di ritorno contro il Losanna. Se Kovacevic non dovesse farcela, poi, via libera a Maarten Van Garderen nello starting six.
Insomma, metà della formazione titolare potrebbe essere fuori gioco. «I prossimi saranno quindici giorni in cui dovremo fare necessariamente i conti con l’infermeria e magari in cui saremo spesso in emergenza a livello di organico – ammette Lorenzetti – valuterò fino all’ultimo quale sestetto mandare in campo, ma mi auguro che chiunque giochi lo faccia con la giusta atte nz i o ne e co nce nt r a z i o ne perché l’Amriswil è una squadra che non va sottovalutata. Pur avendo dimostrato un livello inferiore, è in grado di metterci in difficoltà, come è già successo nel terzo set della gara d’andata». Rimane tuttavia l’impressione che la squadra svizzera sia ampiamente alla portata anche di una Tren- to senza metà dei suoi titolari. Così come potrebbero esserlo – forse meglio con un’Itas a ranghi completi – anche l’Olympiacos Piraeus e il Neftohimic Burgas, ovvero uno dei due avversari che i gialloblù potrebbero affrontare in semifinale (fermo restando, ovviamente, l a necessità di qualificarvisi). All’andata si sono imposti i bulgari in quattro set, il ritorno si giocherà domani sera. Spingendo, dunque, lo sguardo ancora oltre il match di questa sera e i quarti di finale, e pure un po’ in là, l’unico avversario davvero tosto potrebbe essere rappresentato in finale dai russi del Ke- merovo (che stasera affronteranno il Sastamala, già avversario di Trento due anni f a, battuto in tre set all’andata e poi se la vedranno con una fra Lindemans Aalst e Galatasaray Istanbul).
Il club, che ha come secondo allenatore l’italiano Claudio Rifelli, è al secondo posto in classifica dietro a Kazan con ben quindici vittorie e solo quat t ro s conf i t te a l l ’a t t i vo . Un’eventuale gara decisiva della finale, fra l’altro, dopo Mosca e Tours, Trento la dovrebbe giocare nuovamente fuori casa.