Haydn e Min Chung Il tour in Giappone
Oggi e domani in Alto Adige, in attesa di partire per l’Oriente con «guest star» il pianista Ivan Krpan. Min ha debuttato come pianista a 7 anni, poi la folgorante carriera di direttore sulle orme del celebre genitore
A Ortisei e Tione il giovane direttore figlio del celebre Chung Myung: «Da lui ho ereditato pacatezza e passione»
Dal padre Chung MyungWhun, sudcoreano, direttore d’orchestra famoso in tutto il mondo e amatissimo in Europa, ha ereditato pacatezza e passione. Min Chung, 34 anni, il figlio, dirigerà sei concerti dell’orchestra Haydn in Giappone, il prossimo giugno. Min Chung è nato in Germania e si è specializzato a Seoul in letteratura tedesca, violino e in direzione musicale. La tourneè in Giappone porterà l’orchestra Haydn nel circuito internazionale dei concerti, dopo anni in cui sono rimasti entro i confini di casa. In programma nel tour, Mozart e Beethoven. E guest star per tre serate in Giappone, il giovane talento del piano che ha vinto il Premio Busoni, Ivan Krpan. Intanto, Min Chung domani sarà in concerto con l’orc h e s t r a Ha yd n ad Or t i s e i Centro Culturale Luis Trenker (ore 20.30) e giovedì a Tione all’Auditorium (ore
20). Con esecuzione di Beethoven, ma anche Mendelssohn Bartholdy e il Rossini del Signor Bruschino. Che re p e r to r i o è s t a to scelto per il tour in Giappo
Per il Giappone, l’orchestra Haydn mi aveva proposto un re perto r i o i t a l i a no. Ma suoneremo due titani della Mitteleuropa, perché la Haydn lavora in un’ area culturale e musicale non solo italiana» La Haydn porterà la grande Europa in Giappone?
«Sì. Ma anche con lo spirito italiano. Soprattutto con quello spirito di frontiera, preziosissimo, che è poi la sua iden- tità. L’orchestra Haydn non è conosciuta in Giappone. Si presenterà così. Un’ orchestra italiana che dialoga con la Germania. E poi in programma c’è Figaro. Un nome italiano, no?»
Lei sarà il «Virgilio» giapponese della Haydn?
« Sì , lì ho diretto spesso. Pubblico esigente Ma anche c ur i oso e a perto a l nuovo. Sento molto la responsabilità di questo tour»
Come sono i rapporti tra Tokio e la sua Corea del sud?
«Ci guardiamo a distanza e ci stimiamo. Un po’ proprio co me I t a l i a e Ge r mani a . I giapponesi rappresentano i “tedeschi”, ovviamente»
Che cosa può fare l’Europa per riavvicinare le due Coree?
« C i vo r r à a n c o r a mol t o t e mpo . Mi o p a d r e C h u n g Myung-Whun ha diretto spesso orchestre francesi in Corea. Potrebbe davvero essere la musica a riavvicinare le due Coree»
Al concorso pianistico Busoni, molti concorrenti su-
dcoreani come lo spiega? si sono imposti: «In Corea ci sono molti bravi solisti. E buone scuole»
Lei ha studiato prima alcuni strumenti, poi la direzione: perché?
«Amo molto il contrabbasso. Ma il problema è che non ci s o no g r a ndi p a g i ne p e r questo strumento. Ho suonato solo alcune suite di Bach. Poi sono passato al violino. Ho imparato moltissimo» Perché ha studiato letteratura tedesca?
«Sono nato a Saarbruecken. Era giusto che studiassi la Germania delle arti ma che lo facessi in Corea. Conoscere Goethe e Nietzsche mi aiuta a capire la musica tedesca»
Chi è più bravo sul podio: lei o suo padre Chung Myung-Whun?
«La direzione d’orchestra esige molta esperienza, non basta studiare. E mio padre dirige da quarant’anni. Non possiamo essere comparati»
Cosa ha imparato da suo padre, quale l’eredità artistica più importante? «Riflessione, pacatezza e passione»
Quali montagne ama di più? Quelle del Suditirolo o quelle della Corea del sud?
Mi «Ah, piacciono ma sono tutte così e due. diverse. Era proprio destino…».
Il viaggio
Porto in Oriente lo spirito italiano e farò conoscere la Haydn nel Paese nipponico