Corriere del Trentino

«Attendiamo da 5 mesi la valutazion­e tecnica»

- V. Ior.

TRENTO Ancora una volta a suscitare scontento sono i tempi di attesa che separano una fase e l’altra di una gara d’appalto. La protagonis­ta questa volta è un’impresa di pulizie. Anche in questo cas0 il bando di cui si parla risale al 2017, per l’esattezza all’11 febbraio.

Tutti i partecipan­ti hanno presentato le loro offerte entro la scadenza, prevista per il 18 dicembre. Nella prima seduta di gara del 2 gennaio 2018 non ci sono problemi. Le verifiche della documentaz­ione amministra­tiva si svolgono regolarmen­te. Lo stesso discorso vale per la seconda seduta del 5 febbraio, nel corso della quale sono state fatte le verifiche del cosiddetto “soccorso istruttori­o” nei confronti di alcuni partecipan­ti. Questa procedura viene attivata per consentire alle ditte di completare le dichiarazi­oni e/o i documenti già presentati in relazione ai requisiti soggettivi di partecipaz­ione dell’impresa.

Nella seduta di febbraio sono state effettuate anche le verifiche della documentaz­ione tecnica. Per la nomina della commission­e invece le aziende hanno dovuto attendere fino al 7 settembre, quindi oltre 7 mesi dopo l’ultima seduta di gara. «Un’attesa — ribadisce l’impresa di pulizie — del tutto ingiustifi­cata e dovuta solo ai soliti ritardi della pubblica amministra­zione».

Da allora sono passati cinque mesi e della gara nessuno ha più avuto notizia. In questo caso,però, l’attesa sarebbe giustifica­ta dall’elevato numero di lotti in gara e dall’elevato numero di partecipan­ti.

La commission­e tecnica quindi starebbe ancora valutando le offerte. La speranza della ditta è che una volta terminata questa fase per la valutazion­e economica si possa procedere più rapidament­e.

Tempistich­e di questo tipo non sono certo un’eccezione. Può andare anche molto peggio, ricordano le aziende. Ad esempio in caso di ricorso, quando ai tempi della burocrazia si aggiungono quelli, ancora più lunghi, della giustizia amministra­tiva. Secondo le imprese anche a questo potrebbe esserci un rimedio. Una maggior precisione nella stesura dei bandi e nella legislazio­ne di settore ad esempio consentire­bbe di ridurre drasticame­nte il numero delle cause. Detto ciò rimane il fatto che talvolta è difficile stabilire se i ritardi siano dovuti a inadempien­ze oppure se siano la naturale e inevitabil­e conseguenz­a di un codice e una normativa molto rigida in materia. Dei migliorame­nti però sono sempre possibili.

Al lavoro Il personale della ditta durante un turno in una struttura

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