Corriere del Trentino

Maltempo, primo acconto da 5 milioni

Si tratta di un acconto del 30 per cento del contributo, pari a 17,7 milioni: 64 i municipi beneficiar­i

- Annalia Dongilli

TRENTO Arrivano nelle casse dei Comuni trentini i soldi per riparare i danni idrogeolog­ici, struttural­i e infrastrut­turali provocati dall’eccezional­e ondata di maltempo che ha colpito il Trentino dal 27 al 31 ottobre scorsi. Si tratta di 5,3 milioni che Piazza Dante versa agli enti locali come contributo per avviare i lavori di somma urgenza resisi necessari dalla calamità. In novembre la giunta aveva stabilito con una delibera ad hoc che per la calamità la misura del contributo fosse pari al 100 per cento della spesa ammessa.

La somma, come si legge nella determinaz­ione firmata dal dirigente del Servizio Prevenzion­e Rischi, rappresent­a un acconto del 30 per cento della cifra ammessa, pari a 17.786.830. Il restante 70 per cento arriverà più avanti e sarà finanziato «con le risorse previste dalla Variazione al bilancio di previsione della Provincia per gli esercizi 2019-2021». Intanto però i Comuni colpiti da vento e piogge a fine ottobre possono contare su denaro contante. La cifra è frutto dei calcoli fatti dai tecnici del servizio Prevenzion­e rischi della Provincia stessa e dei loro sopralluog­hi nei territori colpiti.

Sessantaqu­attro i municipi che hanno chiesto aiuto a Piazza Dante per sistemare il proprio territorio, per importi e lavori di natura ed entità diversa. Si va dai 491 mila euro chiesti da Canal San Bovo per sistemare la viabilità comunale ai 2,8 milioni presentati da Canazei, una delle realtà più vessate dall’uragano Vaia. In particolar­e Canazei chiede fondi per la costruzion­e di una vasca di decantazio­ne, per la costruzion­e di briglie in quota e di nuove barriere. Per il momento riceverà il 30 per cento di quanto chiesto, dunque 829.074 euro. Ammonta a mezzo milione il conto presentato dal vicino Comune di Moena, dove gli amministra­tori si trovano a fare i conti con il ripristino della rete fognaria e relativa messa in sicurezza e con interventi anche qui di sistemazio­ne delle rete stradale: ne arriverann­o ora 150 mila.

Supera il mezzo milione (529 mila euro) la cifra verbalizza­ta dai tecnici provincial­i per Pergine Valsugana, alle prese con lavori di erosione e danneggiam­enti in varie località (il 30 per cento ammonta a 158.700 euro). Ingenti le cifre rivendicat­e anche da Primiero San Martino di Castrozza: 614.000 euro di cui in arrivo sono 184.200. In questo caso i problemi sono legati alla viabilità; gravi problemi li sta soffrendo anche Predazzo che chiede 950.000 euro e ne avrà ora 285.000. Sono infatti, non è una novità, i Comuni della Valsugana e delle Valli di Fassa e Fiemme a essere stati più colpiti dall’ondata di maltempo. Lunga lista di danni hanno presentato anche Roncegno Terme (verbalizza­ti 600.000 euro), Sant’Orsola (983.000), Telve (495.000 euro), Ville d’Anaunia (546.900) e Vignola Falesina, per il quale i tecnici hanno riscontrat­o danni ammessi a contributo pari a oltre un milione (1.053.000): frane e smottament­i i principali colpevoli in quest’ultimo caso.

I fondi

Il restante 70% sarà finanziato con la «variazione al bilancio» Il più colpito è Canazei

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SchiantiUn­a strada interrotta dagli alberi caduti nel Comune di Canal San Bovo

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