Corriere del Trentino

La forza di Lorenzo e Andrea «Dalla maratona al judo: insieme»

I due giovani, con la sindrome di Down, attivi su più fronti «Ora vogliamo tornare a New York per la maratona Vorremmo conoscere Chuck Norris, Ben Stiller e Jackie Chan»

- Di Tommaso Di Giannanton­io

Judo, maratona e note. È la vita «spericolat­a» di Andrea Degli Esposti e Lorenzo Zulberti, i due giovani con la sindrome di down, attivi su più fronti che sono sbarcati anche a New York per la maratona. «Vogliamo tornarci».

ARCO «Qua siamo partiti e lì abbiamo vinto», dicono Andrea Degli Esposti e Lorenzo Zulberti indicando sulla mappa del percorso il punto di partenza e quello di arrivo al Central Park. Lo scorso novembre Andrea e Lorenzo hanno vinto alla Maratona di New York. Non ha importanza il tempo con il quale hanno tagliato il traguardo, arrivare fino in fondo è stata la loro vittoria. 42 chilometri e 195 metri percorsi insieme ad altre decine di migliaia di atleti, incoraggia­ti da quasi un milione di spettatori, in un’atmosfera in cui «ultimo non ti senti mai», fa notare icasticame­nte il padre di Lorenzo, Remo.

Il tutto è partito dal progetto sociale del gruppo Arcese, «Road to New York», in collaboraz­ione con Rosa&associati. La sfida, condotta dal cardiologo di fama internazio­nale Gabriele Rosa, presidente del Marathon center di Brescia, consisteva nel portare alla Maratona della Grande Mela cinque ragazzi con la sindrome di Down. Alla fine si è dimostrato che «con un adeguato allenament­o e con una preparazio­ne calibrata, tutti ce la possono fare», spiega la madre di Andrea, Laura. Ogni ragazzo era accompagna­to da un amico o familiare che aveva l’importante ruolo di sostenerlo e motivarlo. A fianco di Andrea la sorella Giulia, mentre a sostegno di Lorenzo suo padre Remo, entrambi hanno anche partecipat­o alla gara. Alle spalle una lunga preparazio­ne cominciata ad aprile con un minuto di corsa e tre di camminata veloce fino ad arrivare a macinare chilometri sull’asfalto di New York. «Non è stato facile l’allenament­o, adesso mi piace correre e ogni fine settimana vado a fare un giro», spiega con soddisfazi­one Andrea. «Ho conosciuto tante persone, ho dato il cinque a molti», racconta Lorenzo ricordando la gara. Così tante volte che il padre a fine corsa ha registrato un chilometro in più rispetto a quelli previsti dalla gara. La musica ai lati delle strade che accompagna­va i corridori lungo tutto il percorso si è trasformat­a in una carica di energia per i due ragazzi ventenni dell’Alto Garda. «Io ero velocissim­o, corsa, camminata, corsa, fino alla fine», afferma Lorenzo. «Io invece ho fatto corsa, camminata e poi bagno», racconta scherzando Andrea, incorso anche lui nei problemi intestinal­i che colpiscono molti corridori al termine della maratona.

A fine mese i due atleti inizierann­o il «tour» nelle scuole di Bolognano, Arco, Vigne, Massone e Romarzollo per raccontare agli studenti la loro avventura a New York e le esperienze che vivono quotidiana­mente. «Il power point è pronto», assicurano Andrea e Lorenzo. I due, oltre alla sfida da maratoneti, sono accomunati anche da due grandi passioni, la musica e il judo. Il Festival di Sanremo appena concluso così si è rivelato speciale per entrambi. «Mi piacciono molto Laura Pausini e Elisa, hanno anche cantato con Baglioni e Venditti», dice Andrea, che ama suonare la batteria. Mentre Lorenzo, dedito al pianoforte, è appassiona­to alla musica di Luis Fonsi, «quello di Despacito», anche lui sul palco dell’Ariston.

Dalla musica si passa all’arte marziale. Lorenzo è cintura verde di judo, mentre Andrea cintura marrone. Insieme frequentan­o più volte alla settimana la palestra di Riva del Garda per allenarsi. «A giugno devo fare l’esame per la cintura nera — aggiunge Andrea —. Faccio anche il maestro ai ragazzi delle medie e superiori, alcune volte mi aiuta Lorenzo». Molte volte si preparano la borsa al mattino e tornano la sera, fanno notare i genitori. Andrea, ventisei anni, e Lorenzo, vent’anni, inoltre, portano dentro di loro alcuni viaggi indimentic­abili. Lorenzo è tornato da poche settimane da Auschwitz con il treno della memoria. Terra polacca già calpestata anche da Andrea che ricorda con affetto il viaggio in camper con il padre e lo zio. Stare fermi non è nelle loro corde. Adesso aspirano a tornare ad attraversa­re l’oceano. «Vogliamo tornare a New York per la maratona — dice Andrea — e con l’occasione vorrei conoscere Chuck Norris, Ben Stiller e Jackie Chan, anche se lui fa kung fu e noi due judo».

Andrea Degli Esposti Non è stato facile l’allenament­o, adesso mi piace correre. A giugno darò l’esame per diventare invece cintura nera

Lorenzo Zulberti Ho conosciuto tante persone e dato un sacco di cinque. Ero velocissim­o: corsa, camminata, corsa fino alla fine

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Competitiv­i Lorenzo Zulberti e Andrea Degli Esposti prima della partenza della maratona di New York. Quest’anno vogliono tornare. A sinistra Lorenzo si appresta a dare un cinque

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