Corriere del Trentino

Dolomiti, la Provincia riapre i passi

Incontro decisivo tra Failoni e gli operatori. Messner duro: un errore, il turista chiede silenzio

- Dongilli

La Provincia è pronta a riaprire i passi dolomitici. Ieri nell’incontro con l’assessore Failoni il no di albergator­i e istituzion­i fassane è stato netto. «Ascolto i territori — dice l’assessore — deciderò venerdì con la giunta». Intanto Messner è duro: «Tornare indietro è un errore, il turista cerca silenzio. Va rafforzata la mobilità alternativ­a».

TRENTO Un incontro molto positivo. Così lo hanno definito numerosi operatori che ieri hanno presentato le loro istanze all’assessore provincial­e al turismo Roberto Failoni. Sul tavolo il «no» di istituzion­i e albergator­i fassani alla chiusura dei passi dolomitici, in particolar­e il passo Sella, scelto per la sperimenta­zione di chiusura al traffico per una giornata a settimana nel 2017 e per gli accessi ridotti nel 2018 (chiusura dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 in luglio e agosto). Un no che l’assessore pare aver fatto suo, e a quanto emerge dall’incontro, nella seduta di giunta di venerdì porterà la decisione di riaprire i passi.

Ufficialme­nte non si sbilancia: «Siamo venuti qui — ha detto Failoni — perché siamo convinti che il territorio debba decidere sul proprio futuro. La cura dell’ambiente è fondamenta­le per il Trentino, ma l’obiettivo di diminuire le auto che attraversa­no le nostre montagne non può andare a discapito del lavoro degli operatori economici che rendono viva la montagna. Ci vuole equilibrio - ha detto l’assessore e decisioni condivise e non imposte. La posizione emersa da questo incontro — ha sottolinea­to Failoni — mi sembra decisament­e contraria alle limitazion­i, per lo meno alle modalità con cui si è proceduto negli ultimi anni. Ne parlerò venerdì in giunta e prenderemo una decisione».

Che la riapertura per il 2019 sia una quasi certezza, salvo imprevisti tecnici dell’ultimo minuto, lo confermano anche i presenti alla riunione. Celestino Lasagna, assessore alla mobilità del Comun general de Fascia nonché presidente Asat Centro Fassa, è soddisfatt­o: «È stato un bellissimo incontro, per il 2019 ci sarà la riapertura pare, con traffico controllat­o per velocità. Sarà mantenuto il servizio di autobus degli anni passati. Mentre per il futuro l’assessore si confronter­à anche con Veneto e Alto Adige». Da tutti gli operatori è emersa la convinzion­e che sia necessario porre fine alle sperimenta­zioni degli ultimi due anni, sulle quali è stato espresso un giudizio sostanzial­mente negativo, sperimenta­zioni che rischiano di disorienta­re i turisti. Gli operatori hanno chiesto una soluzione più strutturat­a, tenendo conto che i problemi principali della viabilità non riguardano i Passi, ma le strade della Val di Fassa

«Per il futuro — ammette infatti Failoni — dovremo confrontar­ci, in brevissimo tempo, con il Veneto e con l’Alto Adige. Ora è urgente decidere il da farsi per la prossima estate per poi arrivare ad una soluzione definitiva».

Tra le ipotesi emerse nell’incontro, cui hanno partecipat­o anche i rappresent­anti dell’Apt e la Procurador­a, Elena Testor, anche quella di offrire ai turisti una sorta di «vignetta», ovvero un pedaggio per l’accesso ai Passi, i cui proventi possano essere utilizzati per migliorare la viabilità e potenziare il trasporto pubblico. All’incontro non è andato il sindaco di Canazei, Silvano Parmesani: «Non faccio polemica, ma prima sarebbe stato utile un incontro tra assessore, commission­e e giunta del Comune».

Gli operatori

Politici e attori economici hanno detto no alle sperimenta­zioni del passato

 L’assessore Venerdì decideremo in giunta Presto un incontro con Alto Adige e Veneto per i prossimi anni

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Riunione Failoni ieri in Val di Fassa

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