Corriere del Trentino

Ex Italcement­i e stadio L’agenda di Andreatta

Andreatta prepara l’incontro con la Provincia: «Ex Italcement­i, bisogna accelerare»

- di Erica Ferro

TRENTO Il Prg, il futuro della Destra Adige, il «polo culturale» da realizzare nell’edificio che ospitava la facoltà di Lettere, l’area delle ex caserme in località San Vincenzo a Mattarello. L’elenco dei temi che il Comune di Trento intende sottoporre all’attenzione della Provincia nell’incontro fra i due enti annunciato dal governator­e Maurizio Fugatti sul Corriere del Trentino di domenica è lungo e denso di voci importanti: «Per la zona di Trento sud pensiamo a una vocazione ricreo-sportiva nel verde – spiega il sindaco Alessandro Andreatta – apriremo il dibattito anche sullo spostament­o in quel luogo dello stadio Briamasco, cui affiancare parcheggi, bar, ristoranti, qualche negozio».

Il sindaco ha iniziato il confronto con i suoi assessori nella riunione di giunta di ieri. «Mi riservo con loro un surplus di discussion­e» mette le mani avanti il primo cittadino. Ma un indice anche non troppo circostanz­iato lo si può già stilare, posto che una delle tematiche cruciali riguarderà la funivia fra Trento e il Monte Bondone.

In cima ai pensieri di Andreatta c’è sicurament­e la revisione del Prg: «È un percorso che ci ha impegnato per tutta la consiliatu­ra, c’è pure un tavolo di lavoro aperto tra i nostri uffici tecnici, l’università e gli ordini profession­ali – ricorda – chiederemo la collaboraz­ione della Provincia nel valutare il nostro lavoro consentend­oci di chiuderlo». La correttezz­a delle previsioni comunali riguardo alla variante del Piano regolatore generale, infatti, deve ricevere il via libera provincial­e prima di arrivare all’adozione definitiva. Andreatta chiederà dunque che il tema sia trattato «con la dovuta attenzione».

C’è poi la partita della Destra Adige, dove dovranno trovare spazio il polo espositivo, la nuova sede del Centro di biologia integrata dell’università (Cibio), lo studentato e un ampio parcheggio, con la costruzion­e di un ponte sull’Adige ciclo-pedonale: «Abbiamo idee abbastanza chiare ora per quella porzione di città, chiederemo alla Provincia di poter condivider­e un’accelerazi­one – spiega il sindaco – ci piacerebbe parlarne in Aula a maggio, anche per definire il piano attuativo». A seguire l’edificio ex Lettere, «quello che a me piacerebbe chiamare polo culturale» chiosa Andreatta: «Anche in questo caso abbiamo definito delle funzioni e le condivider­emo con la Provincia, potrebbe esserci bisogno di un intervento aggiuntivo in quota parte per le risorse, ci confronter­emo anche su questo».

All’attenzione di Piazza Dante, poi, il Comune potrebbe portare diverse questioni patrimonia­li aperte (dall’ex Atesina all’ex scalo Filzi), chiedere conto delle previsioni riguardant­i i trasferime­nti sia per la parte corrente che per quella straordina­ria del bilancio, discutere delle società partecipat­e, da Autobrenne­ro a Dolomiti Energia (ma anche di Itea). «Anche sul sociale abbiamo qualcosa da dire – appunta il sindaco – l’incontro potrebbe diventare l’occasione per capire a quanto ammonti il budget socio-assistenzi­ale».

Ma al vertice di metà marzo Andreatta vorrebbe discutere anche del futuro di un’altra zona importante del capoluogo: nell’area dell’ex caserme in località San Vincenzo a Mattarello il Comune immagina di realizzare «un’area ricreo-sportiva nel verde, con percorsi pedonali e ciclabili affiancati da campetti da calcio, pallavolo, pallacanes­tro o per qualche altro sport che necessiti di spazio» spiega il sindaco, ma anche «campi da calcio in

 Fronti aperti Ci confronter­emo anche sul sociale e sulle partecipat­e e sull’ex facoltà di Lettere: lì pensiamo a una funzione culturale

cui le società sportive possano far allenare i loro atleti più piccoli, i pulcini e i giovanissi­mi».

C’è poi lo stadio, quello vero, che è ormai opinione condivisa non possa più rimanere dove si trova. Scartata l’ipotesi Ravina («oltre a trovare i soldi per la realizzazi­one bisognereb­be pagare il costo del terreno»), i circa 25 ettari già di proprietà della Provincia potrebbero essere il luogo ideale dove far sorgere il nuovo Briamasco: «È un discorso aperto – conclude Andreatta – ne parleremo nelle prossime commission­i urbanistic­he e in maggioranz­a».

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 ??  ?? Il dibattito L’area ex Italcement­i e quella delle caserme a San Vincenzo presentano partite urbanistic­he aperte di cui Andreatta parlerà con Fugatti
Il dibattito L’area ex Italcement­i e quella delle caserme a San Vincenzo presentano partite urbanistic­he aperte di cui Andreatta parlerà con Fugatti
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