Corriere del Trentino

Salvini, niente processo Ma i 5 Stelle trentini votano per il via libera

- Di T. Di Giannanton­io

TRENTO Nel pomeriggio la Giunta per le immunità parlamenta­ri si riunirà per votare a favore o contro l’autorizzaz­ione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini per il caso Diciotti. Decisiva la linea dei senatori pentastell­ati, dettata dall’esito del referendum indetto ieri sulla piattaform­a online «Rousseau» che lo ha salvato. I consiglier­i provincial­i e comunali trentini del Movimento cinque stelle hanno votato invece compatti a favore dell’autorizzaz­ione a procedere, in ossequio al principio secondo cui si deve sempre concedere per i parlamenta­ri e i ministri inquisiti. Motivo per cui, inoltre, l’umore tra attivisti e consiglier­i non è dei migliori. Dopo alcune incertezze sul testo del quesito, gli iscritti del M5S sono stati chiamati a decidere se «il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribu­ire i migranti nei vari Paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato». Due le opzioni possibili: «sì, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi dev’essere negata l’autorizzaz­ione a procedere» oppure «no, non è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere approvata l’autorizzaz­ione a procedere». Dunque, «si» per negare l’autorizzaz­ione, «no» per approvarla. «Il quesito è la parte più triste

della vicenda, bisogna tenere conto degli interlocut­ori, che non sono senatori e non hanno quindi tutte le carte a disposizio­ne. — commenta il consiglier­e provincial­e Filippo Degasperi — Noi inoltre critichiam­o tanto la scheda elettorale, ma ancora non riesco a votare perché ci sono problemi con la piattaform­a». Ieri mattina infatti la votazione — prevista inizialmen­te dalle 10 alle 19 — è stata posticipat­a alle 11 e prorogata fino alle 21:30 per problemi di funzioname­nto del sistema. «Comunque — continua Degasperi — sono contento che si siano coinvolti gli iscritti, anche se mi piacerebbe essere coinvolto di più anche per altre cose. Anzi, sinceramen­te non credo neanche che fosse necessaria questa votazione. I principi del movimento cinque stelle parlano chiaro».

La questione posta nel quesito — se il caso Diciotti sia stato gestito o meno secondo l’interesse dello Stato — viene rimandata alla magistratu­ra. «Non vedo perché non debbano essere i giudici a valutare se si sia commesso o no un reato. — spiega il consiglier­e provincial­e Alex Marini — Non voglio avere neppure la presunzion­e di giudicare un’azione che dev’essere valutata sulla base di norme internazio­nali e nazionali». Il referendum online è stato quindi interpreta­to come una votazione a favore o contro l’immunità. «Quello dell’interesse nazionale non credo che sia un argomento che si sarebbe dovuto porre. — considera il consiglier­e del Comune di Trento Andrea Maschio — Noi dovremmo limitarci ad esprimerci sull’immunità. Ci mette un po’ d’ansia il fatto che sia in discussion­e un principio fondante. In ogni modo credo che sarà sempre e comunque una vittoria di Salvini, indipenden­temente da tutto, se dovesse essere condannato diventereb­be un martire, viceversa sarebbe un vincitore e non lo fermerebbe più nessuno». Così anche il consiglier­e comunale Paolo Negroni. «Credo che non sia convenient­e per nessuno cercare una scappatoia. Devo constatare piacevolme­nte che molti altri cinque stelle locali voteranno no in osservanza ai principi fondanti».

 ??  ?? Alex Marini
Alex Marini
 ??  ?? Andrea Maschio
Andrea Maschio
 ??  ?? Paolo Negroni
Paolo Negroni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy