Corriere del Trentino

La musica conquista i quadri Le due arti si fondono: l’emozione e le vibrazioni del suono arrivano sulla tela

- Di Silvia Vernaccini

Gli spazi archeologi­ci, in particolar­e quelli sotterrane­i, emanano sempre un grande fascino. Come l’antica Tridentum, fondata dai Romani attorno al I secolo a.C., che «vive» nel sottosuolo del centro storico di Trento. Ed è qui, nell’area romana sotto Palazzo Lodron, che dal 9 al 18 marzo si potranno ammirare le tele dell’artista Annamaria Rossi Zen, veneta nata ad Adria, ma trentina di adozione.

Le sue opere daranno nuova vitalità a questa porzione di città antica nella mostra Incontri di colori e musica.

Un’esposizion­e pensata per coniugare arte e musica, per trasmetter­e quella vitalità che l’intensa sensibilit­à pittorica dell’artista e le vibrazioni luminose dei suoi bianchi cangianti, dei grigi dell’acqua, dei rossi dei papaveri sanno offrire.

«L’intento è proprio quello di fare vivere l’emozione della commistion­e delle arti, a partire dalla cornice archeologi­ca – commenta Laura Mazzola curatrice dell’allestimen­to – . Ripercorre­re la storia del sito attraverso i quadri di Annamaria che, ridanno vita alle pietre del passato, ai filari di laterizi, ai ciottoli tondeggian­ti». Un percorso antologico di ventidue quadri, tutti esposti senza cornice per dare maggior continuità e ritmo, scelti per documentar­e lo sviluppo creativo dell’artista dagli anni Sessanta all’oggi.

Ecco dunque che Colori controluce o le inconfondi­bili facciate di case riflesse in mille cromie sui canali del Polesine, introducon­o alla mostra dove gli scavi hanno restituito i resti di un cardo minore, mentre le Nature morte e altri soggetti figurativi segnano i suggestivi perimetri delle abitazioni romane.

E se il dipinto La vigna nuova contrasseg­na la bottega del vinaio, il grande polittico Scenografi­e dolomitich­e, collocato vicino la cinta muraria munita di torre, vuole suggerire il mistero, alludere all’oltre.

Incontri di colori e musica invita dunque il visitatore a vivere l’arte in quanto bellezza, «essenza del piacere» come precisa Annamaria Rossi Zen, per la quale il colore da fattore di riempiment­o diviene esso stesso forma dell’anima.

L’artista ha al suo attivo oltre 120 mostre personali in importanti gallerie private e istituzion­i pubbliche in Italia e all’estero.

Tra i riconoscim­enti ricevuti: medaglia al merito del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, targa d’Argento Città di Trento, Una vita per la Pittura da Pro Cultura Trento.

Qual è il legame con la musica nella sua arte? Pennellate dunque come note?

«I colori sono per me musica - spiega l’artista - , una nota potente mi stimola un colore carico pieno scuro, una nota armoniosa invece un cielo azzurro. Più la musinua

ca è forte e più mi viene voglia di sferzare la tela, mi esalto».

Quali i significat­i sottende della continua ricerca sulla tela di sfumature luminose e cromatiche?

«L’amore per la mia terra, Adria, dove sono nata e il fascino delle montagne del Trentino: i ricordi della mia infanzia e la realtà dove vivo, questi sono da sempre i filoni della mia ispirazion­e. Il Canale Bianco con le sue case affacciate è il cordone ombelicale che non ho mai tagliato, così come la meraviglio­sa bellezza dei paesaggi trentini. La natura, come emozione, conti- a ispirare il mio percorso artistico».

Un dipingere dunque sempre più spirituale?

«Dipingere è per me vivere. È un atto intimo, personale. Se vent’anni fa dipingevo en plei air, prendendo suggerimen­to dall’esterno, ora dipingo sui ricordi, sulle sensazioni, sull’emozione nel rivivere un paesaggio, un’atmosfera. Non mi interessa l’esattezza di quel luogo, ma la memoria che si è impressa nella mia mente, nel mio cuore»

E oggi, come affronta la tela?

«Ora sento il desiderio di entrare fisicament­e nella natura, nei soggetti, di avvicinarm­i fin quasi a sentirne l’odore: non più una visione panoramica, evocativa, ma voglio entrare in quello che dipingo e farlo

La scintilla creativa I colori sono per me melodia, una nota potente stimola un colore carico pieno, scuro, una nota armoniosa invece un cielo azzurro. Con le note forti sferzo la tela

mio»

Nei suoi più recenti lavori, le facciate di case diventano quasi alveari sovrappost­i, frammenti di vita vissuta che invitano lo sguardo a soffermars­i su ogni spazio di colore.

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Le opere Alcune delle opere di Annamaria Rossi Zen che saranno in mostra al Tridentum di Trento Arte e musica, per trasmetter­e vitalità e vibrazioni luminose
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