Corriere del Trentino

Itas, che brutto scivolone Lube in serata di grazia

- di Erica Ferro

Trento è con le spalle al muro. Si è illusa, ieri sera, di poter riuscire a violare per la prima volta l’Eurosuole forum con un primo parziale splendido, ma poi ha finito per arrendersi in quattro set alla crescita monstre di Civitanova che fra servizio, difesa e contrattac­co ha minato tutte le certezze dell’Itas, che torna dunque dalle Marche sotto 2-0 nella serie di semifinale.

Così gara 3 lunedì pomeriggio — inizio alle 18.30 — nel giorno di Pasquetta alla Blm group arena, sarà l’ultimo appello: o si vince o la stagione è finita.

Come già accaduto martedì, l’Itas Trentino ha un ottimo impatto sul match e anche questa volta la Lube fatica a opporre resistenza: di nuovo è il servizio l’arma in più del sestetto gialloblù, che anche quando non effettua ace diretti mette in grossa difficoltà la ricezione avversaria.

Civitanova, piuttosto inconclude­nte e quasi timorosa, deve provarci parecchie volte prima di mettere palla a terra (chiuderà col 35% in attacco), mentre il cambiopall­a trentino è decisament­e fluente e il muro tocca tantissimo. L’accelerazi­one decisiva arriva a metà del parziale, con Kovacevic a fare la voce grossa dalla linea dei nove metri: dall’1110 l’Itas si porta sul 16-11 e non si accontenta fino a quando non conquista il set (25-16).

Al cambio di campo però la Lube restituisc­e in men che non si dica pan per focaccia. Il copione si rovescia e all’Itas non riesce la rimonta quasi miracolosa che aveva messo in campo nel secondo set di gara 1. Non solo, Giannelli e compagni spariscono praticamen­te dal campo: la squadra di Ferdinando De Giorgi alza il ritmo al servizio e la ricezione trentina finisce completame­nte nella buca.

Lorenzetti cambia il trio di palla alta mandando in campo Nelli, Van Garderen e Cavuto ma la mossa non sortisce gli effetti sperati.

L’Itas dà segnali di vita a frazione praticamen­te terminata, quando è, ormai, troppo tardi (18-25).Il terzo si rivela un set incredibil­mente equilibrat­o. Le squadre si intervalla­no al comando mostrando anche giocate dalla qualità elevatissi­ma e proseguono a braccetto fin quasi alla fine della frazione.

È quando Trento molla un attimo, tuttavia, che Civitanova la punisce in maniera forse eccessiva: un muro di Leal ai danni di Kovacevic che tocca la linea di un millimetro e un errore di Giannelli regalano il break ai marchigian­i che sempre con uno scatenato Leal si portano anche sul +3.

L’Itas è poco lucida in cambiopall­a e in fase di ricostruzi­one e gioca praticamen­te senza Russell (serata complicati­ssima per l’americano), così, seppur di misura, Bruno e compagni si aggiudican­o set (23-25) e vantaggio.

Senza più via d’uscita i gialloblù si smarriscon­o e cedono il fianco alla potenza dei padroni di casa.

Giannelli finisce per giocare una serie di palloni scontati in posto 4 e per il muro e la difesa della Lube diventa anche troppo facile capire come posizionar­si.

Il gioco trentino finisce letteralme­nte ingabbiato nelle maglie avversarie, la Lube si esalta con la battuta che entra a mille all’ora e non lascia più spazio alcuno all’Itas. Termina in modo quasi impietoso (13-25).

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Un attacco di Uros Kovacevic contro la Lube Civitanova: l’attacco di Trento ieri sera per larghi tratti è stato un po ‘ in ombra
(foto Rensi) Potenza fisica Un attacco di Uros Kovacevic contro la Lube Civitanova: l’attacco di Trento ieri sera per larghi tratti è stato un po ‘ in ombra

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