«Dobbiamo difendere i principi di solidarietà»
Trentini nel mondo compie 62 anni. Tafner: «Costruiamo una comunità civile»
TRENTO Le emigrazioni di ieri e di oggi, i cambiamenti politici e sociali, la necessità di fare rete con la solidarietà che da sempre e ovunque contraddistingue la gente trentina.
L’associazione Trentini nel mondo celebra i 62 anni di vita e ne approfitta per fare il punto della situazione internazionale. «Si è aperta una nuova stagione migratoria che, seppure motivata da peculiarità molto diverse da quella del secolo scorso, comporta problematiche etiche e sociali non troppo dissimili da quelle presenti in ogni tempo— ha commentato il presidente Alberto Tafner —. È necessario che l’attività della Trentini nel Mondo si muova sempre più per il mantenimento e la difesa dei principi di solidarietà e di unione che caratterizzano i trentini. Un’azione fondamentale per la conservazione della memoria ma soprattutto per trasmettere l’esperienza e la conoscenza necessari per una comunità civile e progredita». Le attività dell’associazione Trentini nel mondo si occupa principalmente di fare rete, mantenendo buoni rapporti anche in contesti politici in continua e profonda metamorfosi quali l’Inghilterra prossima alla Brexit. Una rete che può servire di appoggio ad altre attività quali alcuni progetti di cooperazione internazionale. «Ci occupiamo di assistenza, solidarietà e sviluppo culturale e sociale— chiarisce Tafner –. Dal 1957 siamo riusciti ad evolverci e diventare un punto di riferimento per il mondo dell’emigrazione trentina. Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione con i soci fondatori, con le aggregazioni che si stanno realizzando tra i giovani emigranti, con i Circoli Trentini, con gli Enti e le Istituzioni locali ed internazionali e con ogni singolo volontario». Sono quasi 200 i circoli territoriali dislocati in tutto il mondo, con una forte prevalenza in quell’America Latina che il secolo scorso accolse moltissimi emigrati. Alcuni circoli, tra cui quello di Buenos Aires e di New York, raggiungono anche i 4000 iscritti, per una rete di trentini o discendenti di trentini sparsa in tutti i continenti pari al doppio della popolazione residente entro i limiti provinciali.
L’associazione
Il presidente: «Si è aperta una nuova stagione migratoria. Le ragioni sono diverse da quelle del secolo scorso, ma le problematiche etiche e sociali sono simili»