Corriere del Trentino

I Nomadi live a Pasqua con 50 anni di successi

Al Palaghiacc­io La storica band in scena guidata da Beppe Carletti «Mi diverto ancora più del passato. Ho realizzato la mia passione: dal vivo ogni anno incontriam­o quasi ottocentom­ila persone che ci vogliono bene»

- Fabio Nappi

La favola infinita dei Nomadi fa tappa domani al Palaghiacc­io di Folgaria (ore 21) per una Pasqua in musica.

La band emiliana guidata da Beppe Carletti torna sull’Altopiano di Folgaria a quattordic­i anni di distanza dalla domenica di Pasqua del 2005, che li aveva visti protagonis­ti nella stessa location dell’evento organizzat­o anche allora da Ferdinando Rella.

Alla voce c’era Danilo Sacco mentre ora al suo posto c’è Yuri Cilloni, cantante emiliano che da frontman di una cover-band del gruppo si è ritrovato da un paio d’anni nell’impegnativ­o ruolo che fu di Augusto Daolio. «Che dire di Yuri? - ha raccontato di lui il fondatore Beppe Carletti - È con noi da marzo 2017 ma si è inserito benissimo da subito, la gente lo ha amato fin dalla prima sera: è un nomade d’eccellenza. Riempie il palco, comunica col sorriso, ha una voce particolar­issima ed estensione da vendere: senza nulla togliere ai predecesso­ri per me è il più nomade di tutti».

E se lo dice chi i Nomadi li ha visti nascere nel lontano 1963 c’è da fidarsi, anche perché alla prima occasione in regione (nel dicembre 2017 a Levico, ndr.) la voce di Yuri

La storica band dei Nomadi arriva in Trentino domani sera, in scena sul palco del Palaghiacc­io di Folgaria Cilloni aveva destato un’ottima impression­e per timbro e potenza.

Il rapporto del gruppo di Novellara con il Trentino è da sempre privilegia­to, dato che i loro inizi affondano le radici proprio a Levico Terme con tanti fan club ufficiali in tutta la provincia. E il pubblico è pronto a celebrare il rito dell’incontro con i loro beniamini. Un concerto dei Nomadi è sempre una vera e propria festa, in cui oltre alle canzoni scritte in oltre cinquant’anni di carriera, trovano spazio le richieste, i regali, gli striscioni sul palco che rendono sempre il pubblico coprotagon­ista del concerto.

Nonostante i pesanti lutti di Augusto Daolio e Dante Pergreffi, i Nomadi hanno saputo ripartire stringendo­si attorno alla figura di Beppe Carletti per diventare una macchina da concerti inarrestab­ile tanto che ancora oggi viaggiano al ritmo di quasi cento concerti all’anno.

«Il pubblico e il divertimen­to sono fondamenta­li – continua il tastierist­a e fondatore - ho visto avvicendar­si più di venti musicisti nel gruppo in oltre cinquant’anni ma devo dire che forse oggi mi diverto e me la godo ancora di più. Amo quello che faccio perché ho realizzato la mia passione: dal vivo ogni anno incontriam­o quasi ottocentom­ila persone ed è gente che ti vuole bene davvero.

L’empatia che si crea a ogni concerto non ha prezzo, è una fortuna che mi tengo ben stretta: smettere adesso sarebbe un’offesa a me stesso e alla storia del gruppo: poi magari verrà il momento, è umano dire basta, ma mi auguro accada il più tardi possibile». Sono ancora disponibil­i i biglietti per il concerto al prezzo di 35 euro (platea) e 30 euro (tribuna): gratuito per bambini sotto i dieci anni e disabili con accompagna­tore.

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