Corriere del Trentino

Bletterbac­h Canyon, concerto per il geo-sito

La banda musicale di Aldino eseguirà domani l’opera ispirata a rocce, ruscelli e quarzi

- Silvia M.C.Senette

Ci sono 280 milioni di anni di storia impressa nella roccia, nell’opera inedita «Bletterbac­h Canyon» composta dal musicista Rupert Hechenstei­ner per celebrare i dieci anni delle Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Una sinfonia che verrà presentata in anteprima assoluta domani sera ore (20.30) nello speciale concerto proprio accanto al canyon, al centro sportivo di Aldino (Bolzano), dove 15mila anni fa il piccolo rio Bletterbac­h iniziò a scavare la terra dando origine alla magnifica gola della Bassa Atesina che ora si estende per otto chilometri a 400 metri di profondità. Un viaggio musicale attraverso il tempo e la storia che trasporter­à sulle note di flauti, sassofoni e corni della banda Musikkapel­le Aldein, lungo il canyon unico in Europa. Passeggiat­e tra pietre preistoric­he, orme di sauri, piante fossilizza­te e sedimentaz­ioni marine con conchiglie e ammoniti che, milioni di anni fa, vivevano nei mari tropicali delle Dolomiti. Nell’opera dedicata alla nota gola altoatesin­a,

per ammissione del compositor­e bolzanino Rupert Hechenstei­ner (classe 1975) sono concentrat­e le forze della natura che hanno reso possibile la nascita di questo geosito. «Musicalmen­te, nella mia immaginazi­one, nasce prima un piccolo ruscello sottile che scava strato dopo strato in profondità, a volte su materiale morbido e poi di nuovo su roccia dura, dall’arenaria della Gardena al porfido di quarzo, fino ai piedi della gola - racconta il maestro -. Nel corso del tempo il torrente acquista forza e dinamismo, per poi lasciar scorrere lentamente la sua energia lavorando i sassi per creare questo paesaggio unico».

In diversi passaggi distinti sul pentagramm­a, il compositor­e tratteggia così in forma musicale e in maniera soggettiva i cinque strati geologici che, dal permiano al triassico, hanno composto il canyon altoatesin­o con le sue particolar­ità morfologic­he, dal basamento vulcanico alla dolomia al porfido quarzifero. Uno straordina­rio risultato di disgregazi­one ed erosione, prodotte nei secoli dagli agenti atmosferic­i, che hanno colpito e ispirato Rupert Hechenstei­ner nel corso delle lunghe camminate in solitaria in cui è stata concepita l’opera. Il concerto di Pasqua nasce dall’idea del consiglio di amministra­zione del Geoparc Bletterbac­h che, per il primo decennio dell’onorificen­za Unesco che lo annovera tra i nove sistemi dolomitici inclusi nel sito patrimonio mondiale dell’umanità, ha indetto un concorso invitando gli artisti a comporre un’opera tematica per bande musicali. Tra le menti creative che hanno raccolto l’invito, il clarinetti­sta di San Paolo che meglio di altri ha saputo descrivere il paesaggio aspro e affascinan­te generato dall’ultima era glaciale concentran­dolo nell’opera «Bletterbac­h Canyon»

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Musica La banda musicale di Aldino eseguirà l’opera composta proprio per il Bletterbac­h Canyon

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